venerdì 19 dicembre 2008

Kipferl

Eh si, ancora biscotti! Questa volta con una ricetta della mia mamma, i Vanillekipferl.
Sono i tipici biscottini della tradizione tedesca, a forma di mezzaluna, che si preparano nel periodo dell'avvento. Ne ho sfornati in grande quantità perchè questi sono sempre i primi a finire.


Vanillekipferl

300 g farina
250 g burro
125 g zucchero
3 tuorli
125 g farina di mandorle*

Zucchero vanigliato **

Procedimento
Lavorare il burro morbido e lo zucchero con le fruste, fino ad ottenere un composto omogeneo. Aggiungere i tuoli, uno alla volta, e poi la farina di mandorle continuando sempre a mescolare fino a quando sono ben amalgamati. Alla fine aggiungere la farina ed unirla al composto con l'aiuto di una spatola evitando di lavorare a lungo. Avvolgere il panetto ottenuto nella pellicola per alimenti e porre a riposare in frigorifero per almeno 30 minuti.
Trascorso il tempo formare tanti filoncini lunghi circa 5 cm, assottigliando la parte finale, e formare dei cornetti che andrete a disporre sulla leccarda del forno imburrata o ricoperta di carta forno.

A questo punto io metto sempre le teglie a riposare in frigorifero per una decina di minuti, in modo da infornarli ben freddi ma è un procedimento che, volendo, si può omettere.

Infornate a 180° per circa 10 minuti o fino a leggera doratura. Aspettare pochissimi minuti, e quando sono ancora tiepidi ma non caldi, capovolgere un kipferl alla volta in un piatto colmo di zucchero semolato vanigliato*.


Consigli
*Se volete partire dalle mandorle intere, per ottenere la farina dovete prima tuffarle in acqua bollente per alcuni secondi. Questo consentirà alla buccia di ammorbidirsi ed essere poi rimossa facilmente. Quando le mandorle saranno ben asciutte non resta che ridurle in farina con l'aiuto di un mixer.
** Per ottenere lo zucchero vanigliato: mettere 250 g di zucchero in un contenitore a chiusura ermetica ed insieme ad un baccello di vaniglia intero o tagliato a metà per il lungo.
Conservare per circa 30 giorni e lo zucchero vanigliato è pronto. Man mano che utilizzate lo zucchero, provvedete ad inserirne altro in modo da avere il contenitore sempre pieno. Il bacello può essere conservato per circa un anno.

sabato 13 dicembre 2008

Biscotti al cocco

Questa è una classica ricetta che nasce dall'esigenza di liberarsi di tanti albumi.
Tempo fa avevo letto che è possibile congelarli per poi utilizzarli all'occorrenza; ne ho congelati tanti, troppi ma l'occasione giusta per farli fuori non è mai arrivata, forse perchè tendo a dimenticarmi delle cose che inserisco in quel pozzo senza fondo.
Così ho deciso che questa volta dovevo far fuori velocemente questi tre albumi avanzati ed ho voluto collaudare
questa ricetta di riciclo che, come sempre accade, è risultata molto più buona della ricetta madre che li ha generati :)


Kokos-Makronen mit Vanille

60 g Farina 00
225 g Zucchero a velo
3 Albumi (di uova medio/piccole)
150 g Farina di cocco
2 c.ini di succo di limone
1-2 bacelli di vaniglia
1 pizzico di sale

Procedimento

Preriscaldate il forno a 180°. Incidere le bacche di vaniglia e grattare con la punta di un coltello i semini. Montare con le fruste elettriche gli albumi con il succo di limone, il sale e la vaniglia fino a quando si otterrà un composto sodo.

Aggiungere lo zucchero e la farina, piano piano, insieme alla farina di cocco mentre continuate a sbattere. Formare tante palline irregolari aiutandovi con un cucchiaino e sistemarle su carta forno. Se il composto dovesse risultare troppo molle da non mantenere molto bene la forma (questo dipende dalla grandezza degli albumi) potete aggiungere ancora pochissima farina.

A questo punto io ho deciso di abbellire ulteriormente i biscottini cospargendo della farina di cocco sulla cima in modo da ottenere l'effetto spuntoni.

Infornare per 10-15 minuti; devono risultare croccanti fuori e morbidi dentro (l'ideale sarebbe provarne uno).
Aprire il forno e lasciarli riposare un pò all'interno prima di estrarli.

Consigli sulla conservazione: aspettate che si raffreddino completamente prima di riporli e, per evitare che si secchino velocemente, inserire della buccia di limone nella latta che li conserverà.

mercoledì 3 dicembre 2008

Semplici biscotti di pasta frolla

Iniziano i preparativi per il Natale. Basta un po' di fantasia per riuscire a creare addobbi semplici e golosi, come nella più famosa tradizione nordica.
I miei sono semplicissimi biscottini di pasta frolla; nulla di fortemente speziato, solo un gradevole profumo d'arancia...



Bretzel di pasta frolla

Per la frolla delle s.lle Simili: 200 g farina 00, 100 g Burro, 80 g zucchero a velo, 2 tuorli, un pizzico di sale, buccia di un'arancia.

La mia copertura: 50 g zucchero, 30 g mandorle tritate.


Procedimento
Riunite in una ciotola il burro a temperatura ambiente, i tuorli, lo zucchero, la buccia grattata di un'arancia e il pizzico di sale e lavorate con le fruste finchè saranno perfettamente amalgamati. Versate la farina in un solo colpo e , con l'aiuto di una spatola lavorate il tempo necessario al totale assorbimento, non di più. Formate un panetto, avvolgetelo nella pellicola per alimenti e ponete in frigo a riposare per almeno un'ora.
Stendere l'impasto allo spessore di circa mezzo centimetro e ricavare dei biscottini che andrete a capovolgere nel piatto in cui avrete mischiato lo zucchero con la granella di mandorle, pressateli leggermente in modo da fare aderire bene la copertura.
Cuocere a 180° per circa 10 minuti o fino a leggera doratura.

Consiglio per la cottura: per evitare che i biscottini perdano la loro forma, dopo averli posizionati sulla leccarda del forno, procedo con un breve riposo in frigorifero. Dopo circa 15 minuti, quando la pasta è ben fredda, trasferisco il tutto in forno e procedo con la normale cottura.

lunedì 24 novembre 2008

Biscotti al burro

Un nuovo libro ha fatto il suo ingresso in casa, Marta Stewart’s baking handbook.
Un regalo graditissimo da parte di colui che, di rientro al termine di ogni trasferta, quasi a volersi scusare dell’assenza ma spinto molto più dalle mie insistenti richieste, è costretto a sostare in tutte le librerie del globo per acquistare, interessantissimi per me quanto noiosissimi per lui, volumi culinari.

La prima ricetta che mi ha colpito è stata ovviamente la più burrosa di tutte…




Icebox Butter Cookies

1 cup burro a temperatura ambiente (227 g)
3/4 cup zucchero (150 g)
1 uovo grande
1 c.ino estratto di vaniglia
2 1/2 cups all-pourpose flour (312 g di farina '0')
1 c.ino di sale
1/2 cup di zucchero per l'esterno (100 g)

* le conversioni sono state calcolate secondo quanto riportato qui.


Procedimento
Lavorare, con l'aiuto delle fruste elettriche, il burro con lo zucchero semolato per circa 3 minuti a media velocità, fino ad ottenere un composto uniforme e cremoso. Aggiungere l'uovo e la vaniglia continuando a mescolare. Infine aggiungere la farina e lavorare a bassa velocità solo il tempo necessario per amalgamare bene il tutto.

Dividere la pasta in due e formare dei lunghi cilindri dal diametro di circa 5 cm. Avvolgerli nella pellicola per alimenti cercando di dargli una forma quanto più regolare possibile in modo da riuscire ad ottenere poi dei biscottini perfettamente tondi. Sistemarli in frigorifero dove dovranno sostare almeno un'ora, preferibilmente tutta la notte.

Preriscaldare il forno a 180°. Togliere i cilindri di pasta dal frigorifero e lasciarli a temperatura ambiente per circa 15 minuti (per consentire alla pasta di ammorbidirsi solo esternamente) e rotolarli nello zucchero semolato pressando leggermente per fare aderire bene i granelli tutt'attorno alla pasta.
Io ho preferito non attendere i 15 minuti ed ho spennellato leggermente la pasta con un albume prima di fare roteare i cilindri nello zucchero.

Infine tagliare i salsiciotti in fette spesse circa 1 cm ed adagiarle su una leccarda rivestita di carta forno. Cuocere per circa 15-20 minuti.

Variante con pistacchi: tritare grossolanamente circa 50-60 gr di pistacchi, leggermente tostati, ed unirli all'impasto insieme alla farina.





giovedì 20 novembre 2008

Insalata di cavolfiore e lenticchie

Dopo un breve periodo di eccessi alimentari avevo necessariamente bisogno di disintossicare il mio organismo mangiando qualcosa di salutare. E qual cosa migliore di un'insalatina?
E perchè non rinforzarla, in modo da non arrivare all'ora dello spuntino pomeridiano e desiderare ardentemente di mangiare un pollo intero, ossa comprese?


Insalata profumata all'arancia

Ingredienti
1 cavolfiore piccolo, 250 g lenticchie, 1 arancia
Per l'emulsione: olio evo, sale e pepe, succo di mezza arancia, finocchietto selvatico

Procedimento

Versare le lenticchie in acqua fredda, con una costa di sedano e uno spicchio d'aglio, posizionarle su fiamma bassa e portarle a cottura ricordando di aggiungere il sale solo alla fine.
I tempi di cottura variano (da 30 minuti ad un'ora) in base al tipo di lenticchia utilizzata ( piccola e grande, etc).
Una volta cotte, scolatele e tenetele in caldo.

Lessare le cimette del cavolfiore precedentemente lavato.

Preparare l'emulsione. Strofinare l'interno di una ciotola con uno spicchio d'aglio, aggiungete il succo di mezza arancia , sale, pepe e il finocchietto selvatico tritato (è possibile utilizzare, in sostituzione, la barbetta verde del finocchio). Emulsionate con 6 cucchiai di olio evo.


Pelare a vivo l'arancia e tagliarla a fettine. Riunitela in una ciotola assieme alle cimette di cavolfiore scolate ed alle lenticchie. Condite con l'emulsione e lasciate insaporire prima di servire.


Da un'idea presente sul numero 22 di Sale&Pepe.

sabato 15 novembre 2008

APFELSTRUDEL

Finalmente vi parlo del più famoso dolce austriaco, dalle antiche quanto strane orgini turche, proponendovi una vecchia ricetta di famiglia, di origine tedesca…un assaggio per un bel giro del mondo.




La pasta

La caratteristica di questo dolce è data dalla semplicità dell'impasto composto di ingredienti poveri: farina, acqua, poco olio.

E' possibile utilizzare anche un uovo in modo da formare un complesso proteico che dona all'impasto quell'elasticità e plasticità di cui ha bisogno. Il sapore finale non cambia ma otterremo un impasto un pò più duro con l'uovo, più friabile senza. Nella mia famiglia non viene utilizzato e non abbiamo mai riscontrato problemi durante la stesura. Si consiglia, nel caso di omissione dell'uovo, di utilizzare una farina con un più alto contenuto proteico.

Gli ingredienti devono essere lavorati a mano perchè solo in questo modo riuscirete a capire quando l’impasto da appiccicoso diventa bello elastico e liscio.

L’olio è fondamentale e non va sostituito con il burro.
E' indicato un olio neutro come quello di arachidi che può anche essere sostituito da uno aromatico, come quello di mandorle, che dona un piacevole profumo e sapore all’impasto finale.

Ingredienti per l'impasto:
200 g farina - 100 g acqua - 2 c.ai di olio - ½ c.ino di aceto bianco - un pizzico di sale.

Procedimento
Riunite la farina a fontana ed al centro versare l'olio, l'aceto, il sale e l'acqua poca per volta conservandone poca da parte. Cominciare ad impastare ed aggiungete, se occorre, ancora acqua. Si deve ottenere un impasto piuttosto molle ed appiccicoso. Senza aggiungere farina iniziate a lavorare energicamente la pasta impastandola e battendola sul piano. Lavorate fino a che l’impasto, pur rimanendo molto morbido, risulti elastico e sodo. Occorrono circa una decina di minuti. Formate una palla e ponetela a riposare, per circa 30 minuti, coperta con un recipiente riscaldato.

Io posiziono la palla su un piatto piano, riscaldo un contenitore che possa contenerla bene con dell'acqua calda, asciugo bene e capovolgo sull'impasto. Ripeto l'operazione più volte quando il contenitore si raffredda.


Il ripieno

L'ingrediente fondamentale è costituito dalle mele che dovranno essere acidule perchè lo strudel non deve risultare troppo dolce. E' preferibile quindi usare le renette o le boskop.

Ingredienti
800 g mele - 100 g burro - 50 g pangrattato - 70 g zucchero - 1/2 limone - 50 g uvetta - 50 g mandorle e/o pinoli - 40 g rum ( o misto a Calvados) - cannella

Procedimento
Lavate e sbucciate le mele ed affettatele il più sottile possibile.
Questa volta ho voluto sperimentare la grattugia a fori grossi ma ho perso molto in gusto ed estetica.

Mettere il tutto in una ciotola e cospargere con il suo succo di 1/2 limone grattugiando anche parte della buccia. Unire anche il rum, l’uvetta e le mandorle sminuzzate e/o pinoli precedentiemnte tostati in padella. Lasciate riposare.


Assemblaggio finale
Spolverizzare di farina un telo da cucina e al centro mettete la pasta. Infarinatela bene e con il matterello stenderla il più sottile possibile cercando di dargli la forma di un rettangolo. E' possibile ora continuare il lavoro con le mani sollevando la pasta dal telo allargandola un po' alla volta in tutte le direzioni fino a farla diventare “trasparente". L’impasto dovrà diventare sottilissimo, fino ad intravedere bene la trama e il disegno del canovaccio sottostante ad esso.

Se dovesse crearsi un buco non importa poichè il dolce andrà arrotolato.

Mettete il lato più corto del rettangolo davanti a voi quindi pennellate la superficie con 50 g di burro fuso. Poi si spolvera con pan grattato ed infine viene distribuito il composto di mele ben scolato, lo zucchero e la cannella, lasciando un bordo di circa 5 cm sui lati che verranno rivoltati internamente.

Aiutandovi con il telo e senza toccarla con le mani, sollevate la pasta e cominciate ad arrotolare . Chiudete bene le estremità, eliminate la pasta in eccesso quindi pennellate lo strudel con altro burro fuso. Se volete il guscio croccante con del latte.

Sempre con l’aiuto del telo trasferite il dolce su di una placca foderata con carta da forno, fatelo cuocere in forno caldo a 200° per 40 minuti circa .

Servite il dolce tiepido spolverizzato di zucchero a velo ed accompagnato da salsa inglese.

Guten appetit!


lunedì 10 novembre 2008

Bastoncini al cioccolato

Come sempre, quando l'inverno si avvicina, ritorna anche la voglia di sfornare biscotti. Il loro profumo mi riporta inesorabilmente indietro nel tempo quando, da bambina, aiutavo mia madre mettendo le mani nei suoi meravigliosi impasti. Ed ecco che nascevano biscotti dalle forme improbabili, tutti colorati, belli da vedere e forse un po' meno da mangiare, destinati a finire in enormi scatole di latta da aprire durante l'immancabile appuntamento del caffè lungo pomeridiano. Un rito a cui lei non rinuncia tutt'oggi: che sia sola o in compagnia non importa, quell'ora è sacra, così come il biscottino che l'accompagnerà. E, poichè vivamo lontane, di tanto in tanto anch'io decido di starle vicina sorseggiando il caffè delle cinque, con oggi in mano un bastoncino al cioccolato...


Schokoladenstäbchen

Ingredienti:
50 g Nocciole tritate, 200 g Burro, 100 g Zucchero a velo, 50 g Cioccolato fondente, 1 Tuorlo, 1 c.io Rum , 2 c,ai Cacao in polvere, 300 g Farina.
50 g Cioccolato per la copertura

Procedimento:
Montate il burro morbido con lo zucchero a velo fino ad ottenere un composto spumoso.
Grattugiate finemente il cioccolato ed unirtelo al burro insieme al tuorlo, ad un cucchiaio di cacao, al rum ed  alla farina di nocciole. Amalgamate bene ed un po' per volta, aggiungete la farina mescolando a mano con una spatola il tempo necessario per creare una miscela omogenea. Formate un panetto, avvolgerlo nella pellicola e ponetelo a riposare in frigorifero per almeno 30 minuti. Accendete il forno a 160°C. Prendete l'impasto al cioccolato e formare tanti filoncini lunghi circa 4-5 cm. Sistemateli sulla placca foderata di carta da forno, quindi cuoceteli per circa 12-15 minuti. Lasciarteli raffreddare, poi spolverizzate i bastoncini con del cacao e decorateli a piacere con del cioccolato fuso.

mercoledì 5 novembre 2008

CHIOCCIOLE "SFOGLIATE"

Forse lo avrete notato, sono in pieno periodo " brioche à gogo" che si incrocia col periodo "aggroviglia ogni cosa" ed è per questo che nasce l'ennesima brioche arrotolata dopo essere stata ben avvitata su se stessa.

Per gli ingredienti dell'impasto e parte del procedimento ho preso spunto qui.


CHIOCCIOLE "SFOGLIATE"

Per l'impasto:
300 g Farina
15 g Lievito di birra
80 g Zucchero
100 g Burro
2 tuorli
1/8 l Latte
pizzico di sale

Crema pasticcera
Pasta sfoglia
1 tuorlo + 3 c.ai di latte


Procedimento
Sciogliere il lievito nel latte tiepido e man mano impastare aggiungendo anche gli altri ingredienti dell'impasto ricordandosi di aggiungere il burro solo alla fine. Formare un panetto morbido ma non appiccicoso, coprire e lasciare riposare fino al raddoppio.

Nel frattempo preparare la crema pasticcera aromatizzata alla vaniglia, non troppo soda, secondo la vostra abituale ricetta.

Tagliare la pasta sfoglia in un rettangolo di 30 x 20 cm. Questa dovrà essere posizionata all'interno di due rettangoli, delle stesse dimensioni, di pasta brioche ( a mò di sandwich).
Quindi riprendere l'impasto che sarà ormai lievitato e stenderlo su un piano infarinato in modo da ottenere un rettangolo alto 20 cm ma lungo il doppio rispetto alla pasta sfoglia, quindi 60 cm.
Adagiarvi su una delle estremità il rettangolo di pasta sfoglia e richiudere a libro con l'altrà metà di impasto lievitato.
Stendere leggermente l'impasto con il matterello ( otterete un rettangolo alto 28 cm circa e largo 40) e ritagliare circa 12 lunghe strisce che avviterete su loro stesse e posizionerete sulla teglia rivestita di carta forno a formare delle chiocciole.

Io ho lasciato un buchetto in centro di circa 1 cm pensando che dopo la cottura la crema interna si sarebbe rappresa e così è stato, l'importante e lasciare raffreddare completamente in teglia le girelle.

Spennellare con un tuorlo diluito in 3 c.ai di latte e riempire il centro delle chiocciole con crema pasticcera. Lasciate riposare per circa 20 minuti.
Infornate a 200° per circa 15-20 minuti.


Se volete lucidare la superficie preparate uno sciroppo di acqua e zucchero ( pari quantità) e spennellate le chiocciole ancora calde.

martedì 28 ottobre 2008

APFELKRAPFEN (o più semplicemente Krapfen alle mele)

Per combattre la tristezza di questa giornata uggiosa cosa c'è di meglio di un morbido lievitato dal sapore semplice e genuino, tempestato di piccoli pezzi di mela ed una bella pioggia di zucchero a velo?

Questa ricetta è adatta sia per Krapfen classici che per questa variante con le mele. Proviene da
un sito tedesco, io ho solo apportato delle leggere modifiche.



APFELKRAPFEN

Ingredienti
500 g Farina "0"
20 g Lievito di birra
180 ml Latte
1 pizzico di sale
80 g zucchero
5 rossi d'uovo
80 g Burro morbido
2 c.ai di rum
1 c.ino di malto
buccia grattata di un limone

3 mele
olio per friggere
zucchero a velo vanigliato

Procedimento: sciogliere il lievito nel latte tiepido, unire 150gr di farina ed il malto. Impastare velocemente e porre a lievitare fino al raddoppio (circa 30 minuti).

Trascorso il tempo unire il lievitino al resto degli ingredienti e lavorare l'impasto fino a che diventa elastico. Coprire e lasciare lievitare fino al raddoppio.

Infarinare il piano da lavoro e versarvi sopra l'impasto e, senza maneggiarlo troppo, stenderlo in un rettangolo di uno spessore di circa 1 cm.

Sistemare sopra le mele sbucciate e tagliate in piccoli pezzi avendo cura di infarinarle prima.

Un metodo molto veloce è quello di spolverizzare leggermente di farina la pasta stesa, adagiarvi sopra le mele e rispolverizzare di farina.

Quindi arrotolate l'impasto e tagliatelo a fette spesse circa 1,5 cm o poco più ( come in foto) che lascerete lievitare di nuovo fino al raddoppio (40 min. circa).
Ed ora non resta che friggere il tutto ad una temperatura di circa 170° , 2-3 minuti per lato.

Adagiarle su carta assorbente e successivamente spolverizzare con zucchero a velo.

Guten Appetit!

FOCACCINE ALLE NOCI


Amo sperimentare nuovi sapori e nuove consistenze, l'importante è avere una buona base da cui partire, ed io l'avevo: la focaccia coi fiocchi di Paoletta.

Focaccine alle noci

Ingredienti
300 g Farina 0
5 g Lievito di birra
10 g Fiocchi di patate
15 g Strutto
da 200 a 210 gr d'acqua
1 c.ino di sale
1/2 c.ino di zucchero
50 g Noci sminuzzate grossolanamente
1/2 c.ino di pepe

Procedimento: sciogliere il lievito e lo zucchero in poca acqua tiepida e lasciar riposare circa 5 minuti. Mescolare bene i fiocchi in circa 100 gr di acqua e aggiungere il tutto alla farina insieme al lievito sciolto, lo strutto e la restante acqua; impastare a lungo. I restanti 100 gr di acqua si aggiungono un poco alla volta( ne potrebbe occorrere di più o di meno in base all'umidità contenuta nella farina), fino a che l'impasto diventa morbido ma lavorabile, come il lobo dell'orecchio. Quando il lievito è ben amalgamato si aggiunge il sale, il pepe e le noci sminuzzate. S'impasta ancora un poco, l'impasto è un po' colloso, ma soffice, eventualmente aggiungere un po' di farina, ma poca.
Si fa lievitare in una terrina bella grande ricoperta con pellicola nel forno chiuso con la lampadina accesa per circa due ore.
Quando l'impasto sarà raddoppiato, capovolgerlo su una spianatoia infarinata e dividerlo in circa 8 parti. Ricavarne delle focaccine, stendendo l'impasto sottilmente, posizionarle su una leccarda da forno ben oliata e lasciare riposare per circa 40 minuti coperte.
A questo punto, quando l'impasto sarà raddoppiato, utilizzare le dita per fare tante fossette nell'impasto ed infornare a forno ben caldo (250°) in modo da ottenere delle focaccine croccanti esternamente e morbide all'interno. Circa 5 minuti prima del completamento della cottura spennellare con dell'olio extra vergine d'oliva e terminare la cottura in forno.

mercoledì 22 ottobre 2008

LA FROLLA MONTATA

Nuovafotofirmata


La tentazione di realizzare questi splendidi quando buoni biscottini di frolla montata mi è venuta guardando il blog di Roberta.

Credo che lei di biscottini ne abbia sfornati davvero in grandi quantità ed ogni volta che ci ha mostrato il risultato son sempre rimasta a bocca aperta. Sarà che io ho sempre avuto dei problemini con questo tipo di impasto e dopo un paio di tentativi non riusciti mi sono arresa...fino a ieri, quando ho deciso che dovevo riprovarci ed ho deciso di dar vita al piacevole incontro della frolla col cioccolato...



FROLLA MONTATA, dosi di Eugenia Abbate.



Ingredienti

350 gr di burro morbido
180 gr di zucchero al velo
100 gr di uova
500 gr di farina
1 pizzico di sale
buccia di un limone
vaniglia

Cioccolato per la copertura


Il mio procedimento

Montare burro, zucchero e la buccia grattata di un limone fino ad ottenere un composto spumoso. Aggiungere le uova, una alla volta, continuando a montare finchè il composto diventerà ben gonfio.
Infine unire la farina ed amalgamarla al composto con l'aiuto di una spatola il tempo necessario affinchè assorba bene il tutto. Mettere l'impasto nella sac-a-poche munita di una bocchetta medio-grande e dare le forme desiderata sulla placca foderata di carta forno. Porre le placche in frigorifero per almeno 30 minuti prima di infornarle a 180 gradi per una decina di minuti fino a quando abbiano raggiunto appena la doratura.


mercoledì 15 ottobre 2008

MAURITIUS, TRA AFRICA ED INDIA

IL MAPPAMONDO

La stanchezza di una intera notte passata in volo è facile da smaltire quando, guardando fuori dal finestrino, ciò che scorgi è un grande e verdissimo altopiano composto di piantagioni e foreste tropicali che degradano fino a diventare sabbia bianca e finissima, mare piatto e cristallino all’interno di una delle più vaste barriere coralline mai viste.
Ma le 14 ore di rientro sono state decisamente più traumatiche, e dubito di riuscire a spazzar via la stanchezza semplicemente rievocando quelle immagini, quei sapori, e quegli odori.



In quest’isola, così piccola ma che ti appare vastissima quando la percorri, convivono pacificamente culture profondamente diverse. Gente proveniente da Africa, India e Cina si è stabilmente insediata sul territorio raggiungendo un equilibrio che ha un non so che di miracoloso. Percorrendo le colorate stradine puoi tranquillamente imbatterti in un tempio indù costruito a pochi passi da una chiesa cattolica; qui buddhisti, induisti, musulmani e cristiani convivono nel reciproco rispetto.




Ed anche la cucina offre piacevoli sorprese essendo un put-pourri di sapori creoli, indiani e cinesi.
Al coloratissimo quanto caotico mercato di Port Luis, il proprietario di un banchetto di spezie mi ha gentilmente regalato la ricetta del pollo tandoori dopo avere da lui acquistato l’indispensabile miscela per realizzare questo piatto. Ecco, forse l'idea di fiondarmi di nuovo in cucina per aprire le mie nuovissime confezioni di zafron, il curry, la miscela per il pilau...mi rimette di buon umore.




Un’altra risorsa dell’isola è la canna da zucchero, e di questo ci si accorge ben presto poiché nel periodo invernale, le strade si trasformano in enormi canali in mezzo a queste rigogliose piantagioni che ricoprono quasi totalmente l’isola. E’ possibile visitare il vecchio zuccherificio per un imperdibile assaggio dello sciroppo di canna e dell’ancor caldo zucchero appena cristallizzato.




Ma il paesaggio di Mauritius è anche legato alle montagne che, seppur non altissime, creano un bellissimo contrasto con il mare, e che mare… e l’interno è tutto un susseguirsi di laghi, fiumi, torrenti e cascate.


Il simbolo della nazione è il Dodo, una sorta di grande uccello, simile ad un oca, ormai estinto a causa dell’importazione di animali molti provenienti dal Madagascar.
Ed a proposito di fauna, dopo l’incontro ravvicinato con dei coccodrilli in Messico, mai e poi mai avrei pensato di potermi ritrovare in una situazione altrettanto pericolosa. Fino a quando, durante una passeggiata in uno dei bellissimi parchi dell’isola, mi ritrovo con un bastone in mano e la possibilità di avvicinarmi a dei cuccioli ( che poi tanto cuccioli non erano) di leone. Non nego che sarei voluta rimanere in jeep ma un viaggio è fatto di occasioni uniche ed io non potevo lasciarmela sfuggire … seppur spaventatissima l’incontro è avvenuto!



Un’altra avventura è terminata e, come sempre quando torno a casa dopo un viaggio, mi capita sempre di notare qualcosa di diverso intorno a me...



giovedì 2 ottobre 2008


Partire é la più bella e coraggiosa di tutte le azioni. Una gioia egoistica forse, ma una gioia, per colui che sa dare valore alla libertà. Essere soli, senza bisogni, sconosciuti, stranieri e tuttavia sentirsi a casa ovunque, e partire alla conquista del mondo.

(Isabelle Eberhardt)

mercoledì 1 ottobre 2008

PAN DI ZUCCA


E’ arrivato l’autunno! Ed anche se l’aria non è ancora frizzantina al punto giusto ed i colori non hanno ancora raggiunto i toni intensi del rosso, ci pensa la regina degli ortaggi a ricordarcelo, la zucca.

Per ottenere questi morbidi panini ho leggermente modificato la ricetta dei panini semidolci all’olio delle sorelle Simili, il risultato? Direi ottimo!


Ingredienti

per il lievitino:
100 g Farina 00
12 g Lievito di birra
70 g Acqua

Per l'impasto:
150 g Farina 00
250 g Farina manitoba
150 g Zucca
100 g Acqua
70 g olio evo
2 c.ai di zucchero
8 g Sale


Procedimento: impastare in una ciotola tutti gli ingredienti del lievitino e lasciate riposare fino al raddoppio.

Tagliare la zucca in piccoli pezzi e cuocerla per circa 5 minuti nei 100 g d'acqua, in pentola coperta. Utilizzare il frullatore ad immersione per ridurla in una purea. Lasciate raffreddare.

Fate la fontana con tutti gli ingredienti dell'impasto (compresa la zucca frullata) , impastare leggermente ed unire anche il lievitino. Lavorare battendo energicamente per una decina di minuti, fino ad amalgamare perfettamente i due impasti. Deve risultare un impasto tenero ma non appiccicoso.

Formare una palla, coprire e lasciare lievitare fino al raddoppio (circa 1 h 30').

Senza lavorare troppo formare un rotolo e dividerlo in 14 parti. Formare le palline, che dovranno essere ben liscie nella parte superiore, spennellare con un tuorlo diluito con poco latte e, se volete, potete cospargere i panini con semi di sesamo e di finocchio.
Lasciate lievitare fino al raddoppio.

Infornare a 190 gradi per circa 15 minuti.



Questa ricetta partecipa all'iniziativa di Soleluna
"Passione zucca"



lunedì 22 settembre 2008

CREAM CHEESE DANISH

Per questo primo esperimento di pasticceria danese ringrazio Floydm che ha trascritto la ricetta di questi cream cheese danish dal libro The village baker. Io ho solo apportato alcune piccole modifiche nell'effettuare le conversioni da cup in grammi.

Ingredienti
250 g Farina "00"
250 g Farina manitoba
100 g Acqua
70 g Latte (*)
1 e 1/2 c.ino di sale
70 g Zucchero (**)
3 uova
80 g Burro
12 g Lievito di birra

(*)la ricetta prevedeva l'utilizza di 2 c.ai di latte in polvere che io ho sostituito utilizzando una parte di latte fresco invece dei 170 g totali di sola acqua.
(**) in origine 4 c.ai


In una ciotola riunire la farina, il sale, (* il latte in polvere), e lo zucchero. Aggiungere il lievito sciolto in un pò d'acqua tiepida (sottratta al totale dei liquidi), il resto dell'acqua, il latte e le uova. Impastare fino qaundo tutti gli ingredienti sono perfettamente amalgamati. Aggiungere il burro morbido e continuare ad impastare fino a quando si ottiene un impasto perfettamente omogeneo (il libro non specifica la duarata dell'impasto). Si otterrà un impasto abastanza morbido ed appiccicoso.

Mettere l'impasto ottenuto in una ciotola unta, avvolgere in una busta di plastica e far lievitare fino al raddoppio ( circa 1 ora e 30'). Riprendere l'impasto, lavorarlo leggermente solo per permettere di sgonfiarsi e rimettre in ciotola, ben avvolto da un sacchetto di palstica, e lasciare nel frigorifero per tutta la notte. Al mattino seguente, prendere l'impasto e dividerlo in due e, quando è ancora freddo, stenderlo per ricavarne 8 chiocciole ciascuno ( per un totale di 16).

Prima di cominciare preparare una glassa a base di uovo da usare sia per spennellare la superficie dei dolci che per la farcia. Essa si ottiene miscelando 1 uovo con 1 c.aio di latte.

Crema al formaggio

500 g cream cheese ( io ho usato ricotta)
3/4 c.ai di zucchero

essenza di vaniglia
2 c.ai di glassa a base di uovo
(io ho aggiunto anche qualche goccia di succo di limone)

Stendere l'impasto in un rettangolo largo circa 20Hx30Lcm. Ricavatene 8 lunghe strisce. Assottigliare le strisce il più possibile (io sono arrivata a raggiungere circa 40 cm). Ora avvitare ciscuna striscia su se stessa e poi disporla sulla placca da forno rivestita di carta formando delle chiocciole. Spennelarle con la glassa d'uovo.

Con le dita creare un piccolo avvallamento al centro di ogni chiocciola e posizionarci un cucchiaino di crema al formaggio preparata precedentemente (il libro consiglia di aggiungere alla base anche un pò di marmellata).

Lasciate lievitare le chiocciole per circa 1 ora. Preriscaldate il forno a 180-190° e cuocerle per circa 15 minuti o fino a quando non siano abbastanza colorite.

Subito dopo averle rimsse dal forno spennellare la superficie con una glassa ottenuta facendo sciogliere 2 c.ai di acqua con 2 c.ai di zucchero e dell'essenza di vaniglia.

Se vi piace una soluzione più dolce potete ricoprirle le chiocciole fredde con una glassa di zucchero fondente ( 1 o 2 c.ini di acqua calda aggiunti ad 120 g di zucchero a velo).

Ottime anche con crema pasticcera al posto delle cream cheese.

martedì 16 settembre 2008

CHOCOLATE CHIP MUFFINS

Ho sempre avuto mille dubbi sui muffins ed anche quando pensavo di saperne abbastanza ecco che un nuovo dilemma mi si presenta: "quante uova, una o due?".



E pensare che di muffins ne ho mangiati tanti oltreoceano ma, essendo passati anche molti anni dall'ultima volta, è per me difficile ricordarne la giusta consistenza. Quel che è certo è che non hanno molto a che spartire con le classiche tortine , cup cake,...o forse si, nel senso che sono un bel mix tra un dolcetto ed un panino. Poi, grazie all'aiuto di Paoletta , compagna di avventure ( o forse è meglio dire di sventure poichè l'ultimo esperimento che prevedeva una mia seppur piccola collaborazione è fallito), ho capito molte cose. Così, tra vari giri su forum e blog statunitensi ho scovato questa ricettina, dalle purtroppo ignote origini, che mi ha incuriosito per lo strano procedimento e poichè, dai commenti, risultava avvicinarsi molto al vero muffin.




Ingredienti

280 g Farina (*)
1 uovo, grande
120 g Zucchero
1/2 c.ino di sale
2 c.ini di lievito (stracolmi)
180 g Burro
100 g Latte
1 c.ino essenza di vaniglia
120 g Gocce di cioccolato


Procedimento:

1) Prendere una ciotola e setacciare la farina con il lievito ed il sale.

2) Aggiungere il burro in pezzi e cominciare a sfregarlo con le dita insieme alla farina. Dovrete ottenere uno sfarinato in piccolissimi fiocchi, simile al pangrattato.

3) Aggiungervi lo zucchero e mescolare bene.

4) Prendere un'altra ciotola e mescolarvi all'interno, aiutandovi con una forchetta, gli ingredienti umidi : uova, latte ed essenza di vaniglia.

5) Unire gli ingredienti umidi al resto (farina, burro e zucchero) in un sol colpo e mescolare leggermente evitando di eccedere per ottenre un composto non liscio ma abbastanza grumoso.

6) Aggiungere le gocce di ciocolato, mescolare e versare il composto negli appositi stampini fino a rimpierne i 3/4. Cuocere a 190° per circa 20 minuti, fino a doratura ed eventualmente procedere con al prova stecchino.



(*) La ricetta originale prevede l'uso dell all-pourpose flour che dovrebbe corrispondere alla nostra farina '0'. Consiglio di utilizzare un mix tra farina '00' e '0'.

mercoledì 10 settembre 2008

COUS COUS AL PROFUMO DI LIMONE

Questa ricetta è il frutto dell'estenuante attesa a cui mi ha sottoposto GràGrà.

Si, perchè dopo avermi descritto alla perfezione il suo Cous Cous tanto da farmene addirittura sentire il profumo, si è poi dimenticata di postare la ricetta.
Lei mi parlò del perfetto connubio tra cous cous e pomodorini al forno ed è così che nasce questo piatto, frutto della mia creatività. E per rendere omaggio a tutta la Sicilia, ho deciso di abbinarci altri sapori tipici di questa terra, come i pistacchi e le bucce di limone.


Ingredienti:

200 g cous cous
400 g pomodorini datterino
50/60 g Pistacchi
1 limone
aglio
origano
poco zucchero
sale e pepe q.b.
olio d'oliva
erbe aromatiche

Cuocere il cous cous seguendo le istruzioni riportate sulla scatola (acqua, sale e poco olio). Trascorso il tempo di riposo, sgranarlo con le mani e lasciarlo raffreddare.

Prepariamo i pomodorini al forno.


Disporre, su una teglia ricoperta di carta forno, i pomodorini tagliati a metà. Irrorare con abbondante olio d'oliva e poi condire con origano, una generosa quantità d'aglio tagliata a cubetti, sale, pepe e una leggera spolverata di zucchero.
Infornare a 140° per circa un'ora o fino a quando i pomodorini risultino leggermente appassiti.

Tritate i pistacchi grossolanamente, grattate la buccia di un limone e riuniteli, insieme ai pomodorini appassiti nella ciotola contenente il cous cous ormai freddo.
Aggiungete un filo d'olio e decorate con qualche fogliolina di origano fresco, menta o coriandolo.



lunedì 1 settembre 2008

BICCHIERINI DI CREMA ALLA RICOTTA E MORE

Nulla di più semplice per far fuori l'enorme quantità di more che ho raccolto lo scorso fine settimana.


Ingredienti

100 g Ricotta freschissima
150 g Panna fresca
60 g Zucchero a velo
Aromi (vaniglia/buccia grattata di un limone)

More

Preparare la crema: setacciare la ricotta con 30 g di zucchero a velo e gli aromi scelti (è preferibile lasciare riposare il tutto per alcune ore in frigorifero prima di porocedere con la composizione del dolce). Montare la panna con il restante zucchero e, con l'aiuto di un cucchiaio, unirla al composto di ricotta con movimenti dall'alto verso il basso, per non smontarla.

Posizionare dei dischi di pan di spagna sul fondo dei bicchierini ( io utilizzo i portacandele Ikea), bagnarli con del martini miscelato ad uno sciroppo di acqua e zucchero. Adagiare uno strato di more sul PdS. Con l'utilizzo di una sac-a-poche, versare la crema nei bicchierini e decorare a piacere.

TORTILLAS DE PATATAS

Simbolo della tradizione culinaria spagnola, tipico piatto popolare, la Tortilla è composta da pochi e semplici ingredienti: patate, cipolla, uova, olio extra vergine d'oliva e sale.

Ho deciso di sperimentare la ricetta di Cesi Cabello , ristoratore di Simancas, che si è aggiudicato diversi premi per aver saputo creare la mejor tortilla! Unica variante: ho preferito le patate a cubetti invece di tagliarle a fette sottili nel senso della lunghezza.



Ingredienti

3 patate medie
5 uova
1 cipolla

Tagliare le patate a lamelle non troppo sottili e la cipolla a julienne. Riunitele in una ciotola e salarle. Versare abbondante olio in una padella a bordi alti, quando è bel caldo aggiungerci le patate e le cipolle che dovranno essere quasi totalemnte ricoperte di olio. Friggere indicativamente per circa 12- 15 minuti. Scolare il tutto dall'olio in eccesso e versare in una ciotola in cui sono state sbattute molto bene le uova. Amalgamare e cuocere la frittata che dovrà esssere spessa circa due dita, in un tegame, con poco olio. Dopo un minuto circa di cottura, con l'auto di un piatto, rovesciare la frittata e cuocere l'altro lato per lo stesso tempo.

La tortilla dovrà essere dorata esternamente e succosa all'interno. Può essere consumata calda oppure tagliata a quadrotti e servita, come aperitivo, a temperatura ambiente.

giovedì 28 agosto 2008

FILONCINI DI ROSETTE CON OLIVE E POMODORI SECCHI

Ho trasformato l'impasto dei semplici panini al sesamo delle Simili in questo filoncino di rose farcito con olive baresane e pomodori secchi sott'olio.


Ingredienti

350 g Farina di semola di grano duro
150 g Farina 00
300 g Acqua, circa
20 g Lievito di birra
10 g sale ( 2 c.ini rasi)
2 c.ai di olio d'oliva
1 c.ino raso di malto d'orzo

200 g Olive denocciolate baresane
100 g parmigiano grttugiato
qualche pomodoro secco sott'olio


Impastate tutti gli ingredienti in una ciotola, battendo fino ad ottenere un impasto non troppo morbido, rovesciate sul tagliere e lavorate battendo per 10 minuti. Mettere il tutto in una ciotola unta d'olio, coprire con pellicola e lasciare riposare per circa un ora (fino al raddoppio).

Rovesciate sul tavolo infarinato l'impasto e stenderlo in un rettangolo non troppo alto. Spargere sulla superficie le olive spezzettate, i pomodori, sempre ridotti in piccoli pezzi ed il formaggio grattugiato. Tagliare delle striscioline larghe circa 3 cm e formare dei rotolini che porrete in uno stampo da plum cake oliato ( io posiziono solo sul fondo una striscia di carta forno). Lasciate lievitare per circa 1 ora o fino a quando le rose si saranno gonfiante ripoprendo tutti gli angoli dello stampo.


Cottura: informare a 210° per 15 minuti, poi abbassare a 190 per altri 10 minuti infine tirare fuori il filone dallo stampo e posizionarlo direttamente sulla griglia del forno e cucoere per altri 15 minuti circa.




lunedì 25 agosto 2008

CALA VIOLINA

Dopo essere entrata a far parte delle 11 spiagge più belle d’Italia, Cala Violina continua ad essere presente, anno dopo anno, nella lista delle spiagge più pulite della costa italiana.


Questo piccolo angolo di paradiso è raggiungibile solo dopo un lungo percoso a piedi, fortunatamente all’interno di sentiero ombreggiato da una rigogliosa macchia mediterranea, dove alberi di Leccio e Olivi selvatici la fanno da padrone.
Dopo un'estenuante camminata di circa 20 minuti, la vegetazione si apre e compare una meravigliosa finestra su di uno splendido mare dal colore azzurro intenso, merito della sabbia bianchissima di cui è composto il piccolo litorale che si è creato all’interno di questa baia.



Si dice che il nome di questa cala derivi dal particolare suono che emette la sabbia calpestata dai piedi nudi, simile ad un “suono di violino” e che è possibile ascoltare solo quando c’è assoluto silenzio.
Il panorama è mozzafiato: di fronte l’Isola d’Elba, e si può anche godere di una bella vista su tutto il golfo di Follonica. Ma tutto questo, se si ha la sfortuna, come nel mio caso, di giungere sul posto proprio mentre sopraggiungono nubi foriere di pioggia accompagnate da un forte vento, non lo noterete ma il panorama, garantisco, sarà altrettanto suggestivo!

lunedì 4 agosto 2008

IRISH COFFEE

Lo definirei un unusual IrishCoffee perchè ancora una volta di bavarese si tratta.
La ricetta proviene dal blog
I dolci di Pinella ed è stata tratta da un libro di José Maréchal.
Riporto, quasi fedelmente, le sue parole.

Ingredienti
150 gr di latte intero
4 tuorli
80 gr di zucchero
7 gr di gelatina in fogli
500 gr di panna fresca
1 cucchiaio di pasta caffè
mezzo bicchiere da vino di whisky

Procedimento: preparare una classica crema inglese mescolando il latte, i tuorli e lo zucchero. Mettere il pentolino sul fuoco e togliere appena la crema vela il cucchiaio. Aggiungere la gelatina precedentemente ammollata in acqua fredda e la pasta caffé ( io ho utilizzato due cucchiai rasi di caffè solubile granulare) . Quando la crema ha raggiunto circa 35 °C di temperatura aggiungere il liquore ( circa 40/45 ml) e passare al setaccio. Unire 350 gr di panna semimontata con molta delicatezza e tenere da parte i restanti 150 gr montati un po' piu' fermamente. Preparare i bicchierini. Versare la crema fino ad 1/3 del bicchierino, adagiare un disco di cioccolato* e continuare fino a raggiungere l'orlo superiore. Decorare con panna montata, un chicco di cioccolato fondente ed una spolverata di cacao amaro in polvere.

* Per i dischetti di cioccolato Pinella consiglia di: sciogliere del cioccolato ed inserirlo in un sacchetto fatto con carta forno . Dopo aver stratificato la bavarese, disegnare sulla superficie, partendo dalla periferia, dei cerchi che creeranno una sorta di disco di cioccolato.


Note: per ottenere una bavarese più soffice ho utilizzato solo 6 gr di colla di pesce. Credo si possano tranquillamente sostituire i dischetti di cioccolata con dei biscottini al cioccolato finementre sbriciolati.

giovedì 31 luglio 2008

GULASH

Il Gulash rappresenta, per me e la mia famiglia, il piatto “della festa”. Sì, perchè ogni qual volta mia madre decide di farlo, accompagnandolo con gli immancabili Knödel,  con le patate lesse, il riso in bianco ed i crauti, la cucina si riempie di pentole di ogni forma e dimensione e tutti trepidiamo nell'attesa di poterci riempire i piatti a dismisura sperando di riuscire a trovare poi ancora un posticino in pancia per un bis. 


Credo che le sue origini siano ungheresi, ma è un piatto molto diffuso anche in Germania. L'unica differenza è che per i primi sarà una zuppa molto brodosa per i tedeschi una sorta di pasticcio abbastanza denso da utilizzare come salsa per accompagnare riso, patate, etc., in bianco. La versione densa credo abbia preso il sopravvento un po' ovuqnue.

Oltre alla carne di manzo (sostituita spesso con quella di maiale), tre sono gli ingredienti fondamentali per preparare questo piatto: abbondante cipolla, abbondante paprika e del kumino.

Una sola regola importante da seguire: stessa quantità di carne e di cipolla.

Questa che segue è la ricetta che da sempre è utilizzata nella mia famiglia.


Ingredienti
500 g di carne di manzo ricavata dal muscolo
500 g di cipolla bianca
2 cucchiai colmi di paprika
1 cucchiaio di concentrato di pomodoro
1 cucchiaino di semi di cumino
350 ml di brodo
abbondante olio/burro
sale, pepe

1 c.ino di fecola per addensare
o
1 - 2 c.ai di panna acida

Procedimento
Tritare la cipolla (ho usato i cipollotti freschi), anche in pezzi grossolani poichè in cottura si disferanno totalmente, e versarla in un tegame con abbondante olio/burro. Aggiungere anche i semi di cumino schiacciati o tritati con l'ausilio di un coltello. Lasciatele appassire, mescolando spesso, per alcuni minuti.
Poi aggiungere la carne tagliata a cubetti non troppo piccoli e privata dei nervetti. Alzate la fiamma e fate rosolare la carne insaporendola con il sale e la paprika.
A questo punto unite il concentrato di pomodoro ed il brodo caldo, fino a coprire totalmente il tutto. Abbassate la fiamma al minimo e incoperchiate, mescolando di tanto in tanto per controllare che la preparazione non si asciughi troppo, in tal caso aggiungete dell'altro brodo caldo. La carne dovrà cuocere a fuoco lento per circa due ore, fino a quando sarà diventata tenerissima e le cipolle si saranno totalmente disfatte trasformandosi in una profumata e densa salsa.

A questo punto si può procedere ad addensare ulteriormente il tutto, sciogliendo in un bicchierino d'acqua fredda un cucchiaio di fecola per poi aggiungerlo al composto ancora sul fuoco. Mescolate su fiamma pochi minuti, spegnete e fate riposare.

A me piace così, al naturale. Alcuni utilizzano un cucchiaio di panna acida per rendere più cremoso il composto ed in quest'ultimo caso, si omette la fecola.


lunedì 28 luglio 2008

VERDURE GRATINATE

Le verdure gratinate possono essere consumate sia calde che fredde e sono un'ottimo accompagnamento per le grigliate di carne ma non solo.

Io ho utilizzato gli ortaggi che vedete in foto (zucchine, pomodori, funghi e melanzane) ma si possono utilizzare anche cipolle, peperoni, patate...



Lavate gli ortaggi. Le melanzane vanno tagliate a rondelle abbastanza spesse. Prendete poi dei pomodori tondi, divideteli a metà e svuotateli del succo che metterete da parte. Fate lo stesso per le zucchine, dividetele a metà, scavatele e conservate la polpa che andrete a frullare insieme alla polpa del pomodoro con uno spicchio d'aglio, sale, qualche foglia di basilico, prezzemolo, maggiorana e un pò d'olio d'oliva . Aggiungere poi alla salsa ottenuta un pò di formaggio grattugiato, del pan grattato, quel tanto che basta per ottenere un composto abbastanza morbido e, se volete, anche dei pinoli tritati.
Salare gli ortaggi, riempirli con il composto di pan grattato e disporli man mano in una teglia leggermente unta. Irrorare con abbondante olio.
Infornare a 160° per circa 55 minuti. Prima di tirare la teglia fuori dal forno accendere il grill per 5-10 minuti.


Note: il procedimento è molto semplice e non prevede dosi precise. L'importante è utilizzare un cospicuo numero di pomodorini o zucchine in modo da rendere il ripieno abbastanza umido.