lunedì 20 dicembre 2010

Preparato per cioccolata calda

Siete in ritardo con i regali di Natale? Con un po’ di bricolage, tra bustine trasparenti, vasetti di vetro e nastrini colorati, questo preparato per cioccolata in tazza potrebbe trasformarsi in un bel regalo goloso. Perchè è una cosa che tendenzialmente si acquista già bell’è pronta ma è talmente facile da preparare, e si conserva a lungo in vasetti di vetro, che conviene farla in casa. Ed è di una bontà, ma di una bontà…


Un appunto sulla ricetta: rispettando il procedimento base si possono aggiungere aromi (vaniglia, polvere di caffè, cannella, peperoncino, buccia d’arancia...) o sostituirne alcuni con erbe o spezie. A piacere si aumenta o diminuisce anche la fecola, a seconda che la cioccolata piaccia più o meno densa.


Preparato in polvere per cioccolata in tazza
dal forum di Coquinaria.it

Ingredienti per 4-6 tazze
Cioccolato fondente al 70%, 100 g
Cacao amaro, 30 g
Zucchero, 50 g
Fecola di patate, 20 g

Grattugiate il cioccolato e mescolatelo allo zucchero ed al cacao setacciato con la fecola. Se preferite utilizzare il mixer/frullatore ricordate di lasciare la tavoletta di cioccolato in frigorifero per alcunu minuti ed azionate il frullatore a intermittenza per pochi secondi affinché il cioccolato non si scaldi. Aggiungete anche qualche cucchiaio di composto in polvere già miscelato (cacao, fecola, zucchero) che vi aiuterà a mantenere asciutto il composto e a renderlo più omogeneo.
Dopodichè trasferite il preparato in un barattolo di vetro a chiusura ermetica.

Dosi e procedimento per ogni tazza3 cucchiai di preparato - 125/150 ml di latte
Preparate la cioccolata calda stemperando 3 cucchiai di preparato in 125/150 ml di latte freddo. Mescolate sul fuoco e fate sobbollire per un minuto e fino a che la cioccolata diventa densa. Versate in una tazza e completate con una bella spruzzata di panna montata.

Come confezionare un pacchetto regalo? Guarda il video.


Homemade Hot Chocolate Mix
Ingredient: 20 g potato starch - 50 gr sugar - 30 g cocoa powder - 100 g grated bittersweet chocolate

Direction: combine all the dry ingredients in a large bowl and mix well. Then add also the grated chocolate - if you want place chocolate in blender jug and use the pulse function until finely crushed. Mix well with a wooden spoon and then store cocoa mixture in a dry airtight container.
To make one cup of hot chocolate: place 3 tablespoon of cocoa mixture in a small saucepan and add 1 cup (125/150 g ) of milk. Heat over low heat, stirring with a whisk. Heat until hot, but do not boil, about 6 to 7 minutes. Serve with whipped cream.

How to make gift baskets? Watch this video.

giovedì 9 dicembre 2010

Celli ripieni

Queste mezzelune qui le dovete proprio fare perché sono troppo buone!
Assumono nomi diversi a seconda delle località (celli ripieni, piccillati, calcioni…) e sono un dolce tipico della tradizione abruzzese, di preparazione semplice perché composte da una sfoglia croccante di pasta fatta con farina, olio e vino bianco dentro la quale si nasconde un morbido ripieno di marmellata, mandorle, zucchero, biscotti secchi…

Piccillati

Alcune varianti prevedono anche la presenza di miele, fichi secchi, purea di ceci o castagne oltre alle possibili aggiunte di noci e cacao nell’impasto. Le dosi precise sono impossibili da definire perché, come per ogni ricetta casalinga che si rispetti, gli ingredienti vengono aggiunti “a occhio”: se l’impasto è troppo secco, si aggiunge ancora un po’ di olio/vino, se è troppo liquido un po’ di farina.


Celli ripieni (o piccillati)

Per la sfoglia
Farina 00, 500 g circa
Olio extra vergine d’oliva, 140 ml
Vino bianco secco, 140 ml
Zucchero, 2 o 3 cucchiai
Sale, un pizzico

Per il ripieno
Marmellata di amarene/uva nera, 400 g
Mandorle tritate, 100 gr
Buccia di 1 limone
Biscotti secchi
, 5 o 6
Pangrattato, 3-4 cucchiai

Su una spianatoia versate a fontana la farina, fate un buco al cento e versatevi l’olio e il vino tiepido in cui avrete sciolto qualche cucchiaio di zucchero. Dovrete ottenere un impasto compatto, poco più morbido di quello che si ottiene con la pasta fatta in casa.
Avvolgete l’impasto ottenuto in un canovaccio e lasciatelo riposare per circa mezz’ora.

Preparate il ripieno riunendo in ciotola le mandorle tritate (meglio se leggermente tostate), la marmellata*, i biscotti secchi sbriciolati, la buccia di limone ed eventualmente anche un po’ di succo se avete optato per una marmellata poco aspra. Aggiungete anche un paio di cucchiai di pangrattato, ed unite i successivi solo se il composto dovesse risultare un po’ troppo morbido.

* Bisognerebbe usare la marmellata d'uva nera (la cosiddetta scurchjiata), o uvata, una particolare confettura extra, poco zuccherata e dal colore molto scuro, in cui l’uva Montepulciano d’Abruzzo viene utilizzata intera, senza eliminare bucce.Dopo averla fatta riposare per 30 minuti, tirate dalla pasta una sfoglia non troppo sottile con il matterello (o con la macchinetta) e ricavatene delle strisce larghe circa 5-6 cm e lunghe 15-20 cm - oppure dividere l'impasto in tante palline della grandezza di una noce, stenderle con un matterello fino a formare un cerchio allungato.

Depositate su ogni striscia 1 cucchiaino dell’impasto, e chiudete la sfoglia a metà schiacciando bene i bordi (se necessario inumidendo con poca acqua) e servendovi dell’apposita rotella rifinite bene i bordi in modo da ottenere una lunga mezzaluna. Unite le estremità a formare tanti grandi tortelli.

Infornate a 180°-190°C per circa 15-20 minuti, finché la superficie sarà leggermente dorata. Attenzione, non devono colorarsi troppo. Appena sfornati capovolgete i biscotti in un piatto in cui avrete sistemato dello zucchero semolato.

Piccillati



Filled Taralli
This recipe is from the Abruzzo region.

For the dough: 480/500 g of plain flour - 140 g olive oil – 140 g of white wine – 2 or 3 tablespoons of sugar- 1 pinch salt.
For the filling: 400 g of Amarene marmalade (sour cherries) - 100 g almonds, chopped - finely grated lemon zest of 1 lemon - 3 or 4 tablespoons bread crumbs – 5 or 6 crushed biscuits (like Lorna Doone).

Direction: prepare the dough with the flour, two tablespoons of sugar, a pinch of salt and as much liquid (wine and oil) as the flour will absorb. Mix the pastry dough ingredients and work into a fine dough, keeping in mind that it should not be too hard -- should resemble a "cavatelli" dough (If the dough is too soft add more flour, if it is too hard add a touch more oil/wine). Let the dough rest at room temperature for half hour.
- Meanwhile, prepare a filling. Combine marmalade, ground almonds, crushed biscuits, finely grated zest of 1 orange or lemon and bread crumbs (If the filling is too soft add more bread crumbs or another biscuit, if it is too hard add some lemon juice). Put aside.
- Cut the rested dough into small portions. Pass each portion through the pasta machine to the smallest number ( but it should not be too thin), and cut some 10 cm wide strips from it. With a tablespoon, deposit some dollops apart along the strips of dough which are then folded in on themselves edge to edge. Press the sides of each pastry pocket with a fork. (If the pasta is too dry, brush the edges with a drop of water). Cut the "taralli" in the shape of a elongated half-moon with a suitable pastry cutter with fluted wheel. Press the two ends of the semi-circle together to form a "tarallo".
- Bake at 180 degrees C for 10-15 minutes, they must be slightly golden. Dip them in the caster sugar when still hot (pay attention, they can crash!), the let cool very well and keep in a tin box or into a plastic bag.

lunedì 29 novembre 2010

Crostata al cioccolato

Avevo voglia di un dolce invernale, “semplice” e senza troppi fronzoli.
Ho subito pensato alla crostata al cioccolato, indecentemente calorica ma tanto deliziosa al palato, di Ernst Knam.

Crostata al cioccolato

A prima vista l’esecuzione può sembrare complicata, in realtà è abbastanza semplice:
la frolla al cioccolato è facile da fare e si può preparare anche il giorno prima, anzi, meglio se preparata con largo anticipo! E poi c’è il ripieno, denso e cremoso, che assomiglia un po’ ad un budino e che viene fuori da una combinazione di crema pasticcera e ganache al cioccolato… per cui, accertatevi di essere nelle giuste condizioni fisiche prima di affrontare questo ammontare di calorie sufficiente a sfamare un intero reggimento per giorni interi :)


Crostata al cioccolato
Da una ricetta di Ernst Knam

Pasta frolla al cioccolato
Farina 00, 200 g
Burro, 100 g
Zucchero, 100 g
Cacao, 15 g
Uova, 1 ( grande)
Lievito chimico in polvere, 5 g
Sale, un pizzico

Crema al cioccolato
Cioccolato fondente, 180 g
Panna liquida, 120 g

Crema pasticcera
Latte intero, 215 g
Zucchero semolato, 35 g
Farina 00, 12 g
Fecola di patate, 4 g
Tuorli, 2
Bacello di vaniglia, ½

Preparare la pasta frolla
Setacciate sul piano di lavoro la farina con il cacao, il lievito, lo zucchero ed il pizzico di sale. Mettete al centro il burro a pezzettini e cominciate ad impastarlo con la farina, lavorandolo velocemente con i polpastrelli e cercando di non scaldarlo troppo. Quando avrete ottenuto un composto sabbioso mettete al centro l’uovo leggermente sbattuto ed amalgamatelo al “sablèe” cercando di compattarlo con movimenti rapidi. Impastate il minimo indispensabile per ottenere un impasto liscio, quindi raccoglietelo a palla, avvolgetelo nella pellicola e fatelo riposare per almeno un’ora in frigorifero.

Preparare la crema pasticcera
Fate bollire il latte con il bacello di vaniglia diviso in due. Raccogliete i tuorli insieme allo zucchero in un pentolino. Lavorateli qualche minuto con un cucchiaio di legno e unite la farina e la fecola setacciata. Diluite il composto versando a filo tutto il latte caldo dal quale avrete scartato il bacello di vaniglia. Ponete la casseruola sul fuoco e, mescolando ininterrottamente, fate cuocere la crema per qualche minuto, fino a quando si sarà addensata. A cottura ultimata trasferite la crema in una terrina per farla raffreddare, mescolando di tanto in tanto perché non si formi la pellicina.

Preparare la ganache al cioccolato
Tritate grossolanamente il cioccolato per la ganache. Portate a bollore la panna, versatela sul cioccolato mescolando con una spatola fino a che non sarà completamente sciolta. Lasciate raffreddare mescolando ogni tanto.

Unite le due creme (pasticcera e ganache) ed amalgamare perfettamente fino ad ottenre un composto omogeneo.

Assemblare la crostata
Imburrate una tortiera da crostata (io ho fatto delle mini porzioni).
Su di una spianatoia infarinata stendere 2/3 della pasta frolla al cioccolato ad uno spessore di 2 mm, quindi foderate lo stampo (o gli stampini) con la frolla. Pareggiate i bordi con un coltellino togliendo la pasta in eccesso.

Versare la crema al cioccolato ormai fredda nello stampo e livellare bene la superficie con una spatola.

Stendere la pasta rimasta e ritagliare delle striscioline larghe circa 1 cm con l’apposita rotellina. Disporle sulla crostata formando una griglia.
Cuocere nel forno preriscaldato a 180° C per 30 minuti circa.

*Ho seguito piuttosto fedelmente la ricetta ma, per la frolla al cioccolato, ho fatto di testa mia! Ed è stata questa l’unica variazione che ho apportato.


Chocolate tart - Crostata
Crostata is the typical Italian dessert, made with Italian short dough (pasta frolla).

Ingredient for the crust
Pasta frolla: 200 g flour – 1 pinches of salt – 100 g unsalted butter – 1 egg – 100g sugar – 5 grams of baking powder - 15 g cocoa – 4 drops vanilla extract

Ingredient For the chocolate filling
Crema pasticcera: 12 g of flour 00 – 35 g of sugar - 4 g of potato starch - 215 g of whole milk – 2 eggs yolk - vanilla.

Ganache Recipe: 180 grams semisweet or bittersweet chocolate, cut into small pieces
120 ml heavy whipping cream

First make the pasta frolla.

Add the flour, sifted with baking powder, cocoa and salt,
and butter to a large mixing bowl and rub through with your fingers until it's the consistency of breadcrumbs. Mix in the egg, sugar and vanilla and knead the mixture lightly and gently to ensure a light crumbly pastry. Form the pastry into a ball, wrap in cling film and and refrigerate 1 hour 30 minutes to 2 hours.
Prepare the filling.

Crema pasticcera: In a separate sauce pan, scald the milk with the vanilla bean.In the meantime Place sugar, egg yolks, and flour and FECOLA in a sauce pan and mix together.
By this time the milk on the stove will be about ready to boil. Fish out and discard the vanilla bean, and slowly whisk the milk into the egg-and-milk mixture. Return the cream to the pot and the pot to the fire, and continue cooking over a low flame, stirring gently, until it barely reaches a slow boil. The crema should be thick and similar to pudding. Remove pan from heat. Place a piece of wax paper on the surface of the crema to prevent a skin from forming or let it cool, gently stirring it often to keep a skin from forming across top.
Prepare the Ganache: bring the cream to a boil, then remove from the heat at once and pour over a bowl of chopped chocolate. Let it stand, covered, for a moment to soften the chocolate, then stir until well combined. Let it cool.
Combine crema pasticcera with chocolate ganache ed mix well. Let it cool.
Assembling cake
Preheat oven to 350 degrees F. Remove dough from refrigerator.
Set aside 1/3 of the dough. On lightly floured surface, with floured rolling pin, roll out a remaining dough in a larger disk. Place circle on a greased round pan. Refrigerate 15 minutes. On lightly floured waxed paper, roll remaining 1/3 of dough into round. Cut dough into twelve 1-inch-wide strips. Refrigerate 15 minutes. Pour the chocolate filling into the cooled tart base and then make lattice top: Place dough strips, 1 across tart, trimming ends even with side of tart pan; repeat with more strips placed diagonally across first ones to make diamond lattice pattern. Trim ends and reserve trimmings. Bake about 30 minutes.

lunedì 8 novembre 2010

I cantucci di Ernst Knam

Ancora biscotti. Un’altra ricetta golosa per compensare i miei giorni di assenza.
Viene dal libro di Ernst Knam, grande maestro pasticcere tedesco, intitolato L’arte del dolce. Un volume davvero bello, che mi sono trovata a sfogliare più di una volta in libreria. Ed alla fine, com’era ovvio, l’ho comprato.

I cantucci di Ernst Knam

Ero da tempo curiosa di provare i suoi Cantucci con datteri, cioccolato e cannella anche se poi, in corso d’opera, ho stravolto leggermente la ricetta, tanto da renderla un tantino diversa: sono nati così i cantucci con albicocche secche e cioccolato :) L'unica difficoltà nell'eseguire la ricetta l'ho trovata nel maneggiare l’impasto che si presenta molto morbido, tant’è che in cottura tende ad allargarsi più che sollevarsi in altezza. Il risultato non mi è affatto dispiaciuto ma, vi avviso, questi deliziosi biscottini hanno poco a che vedere con i classici cantucci.


Cantucci con albicocche secche e cioccolato

Uova, 2 (piccole)
Farina 00, 300 g
Zucchero, 225 g
Albicocche secche (o datteri), 70 g
Cioccolato fondente, 50 g
Latte, 30 ml
Ammoniaca per dolci, 5 ml - (1 cucchiaino stracolmo)
Lievito, 8 g - ( 2 cucchiaini)
Cannella, 15 g - (omessa)

Tritate a coltello le albicocche secche. Fate lo stesso anche con il cioccolato fondente e versatelo in un colino a maglie larghe in modo da eliminare la polvere e le particelle troppo piccole che andrebbero a mescolarsi troppo all’impasto, colorandolo eccessivamente.

ln una terrina sbattete le uova con lo zucchero (che ho ridotto a 200g) ed i semini di vaniglia (che ho aggiunto al posto della cannella) e lavorate a lungo, fino a ottenere un composto ben montato che avrà raddoppiato se non triplicato il suo volume.
A questo punto aggiungete la farina setacciata con il lievito (avendo omesso la cannella, ho utilizzato 315 g di farina), l’ammoniaca sciolta nel latte, la frutta secca ed il cioccolato. Amalgamate bene mescolando con un cucchiaio di legno.

Dividere la pasta in 3 parti e, dopo averla rovesciata su di un piano infarinato - c'è chi suggerisce di usare lo zucchero a velo - formate dei filoncini che andrete a sistemare su di una teglia rettangolare foderata con carta forno. La mia placca è riuscita a contenere tutti e tre i filoncini e, per evitare che in cottura si attaccassero tra di loro, ho fatto due piegoline alla carta forno per creare in questo modo tre canali nel mezzo dei quali ho posizionato i filoni di pasta.

Fate cuocere in forno già caldo, a 170°C per circa 10 minuti – questo dice Knam. Io li ho tenuti circa 20 minuti. Sfornate, abbassate la temperatura del forno a 150°C e lasciate raffreddare i filoncini per circa 20 minuti poi tagliateli a fette oblique, così da ottenere biscotti con la classica forma dei cantuccini. Distribuite nuovament i biscotti sulla placca e ripassateli di nuovo in forno per 10 minuti (150°C).


Dark chocolate & dried apricots cantucci 
(Adapted from "L'arte del dolce" by Ernst Knam)

Ingredients: 300 g cake flour – 2 small eggs – 225 g sugar -70 g dried apricots ( or dried figs/ dates) – 50 g dark choccolate – 15 g cinammon – 30 ml milk - 8 g baking powder ( 2 teaspoons) - 5 ml ( 1 teespoon, full) Baker’s Ammonia *
*Baker's Ammonia is used to makes extra-crisp cookies or crackers (strong ammonia smell is normal: it will be completely disappeared after cooking).

Direction: sift flour and baking powder into a large bowl (I used 315 grams of flour because I omitted the cinnamon). Using a paring knife, finely chop the the dried apricots and chocolate.
- Add the egg yolks, sugar and vanilla seeds to the bowl and beat together for five full minutes until light and fluffy. Add a teaspoon of baking ammonia dissolved in 30 milliliter of milk. Add flour and the chopped dried apricots and dark chocolate bits and stir until just combined (do not overmix). You'll obtain a rather compact, sticky dough. - Put the dough on a floured surface (the dough will be a little sticky) and form the dough into 3 long roll.
- Place the rolls on the sheet that you've previously covered with baking parchment and make sure they're a bit distant from each other since the dough is going to rise quite a lot. - Bake for 20 minutes (170°C).
- Remove from the oven and set aside to cool for 20 minutes. When the biscuit has cooled, cut the roll diagonally at about one finger width intervals. Place each biscuit disc onto a baking tray and return to the oven (150°C) for a further 10 minutes, or until crisp and cooked through.

martedì 19 ottobre 2010

Cantucci al cioccolato

Dunque, cosa dire? Si prepara un impasto con mandorle, vaniglia, zucchero di canna, cioccolato, caffè, profumando il tutto con alcuni cucchiai di rum... una profusione di colori e di profumi che danno l'illusione di trovarsi in... Giamaica!

Cantucci al cioccolato

E’ nato così, all’improvviso, il nome di questi cantucci. Così come di sana pianta ho inventato la ricetta - ma quanto e' difficile trovare dei biscotti che abbiano del cioccolato nell’impasto?


Cantucci Giamaica

Farina 00, 280 g
Cioccolato fondente - 60% cacao , 200 g
Uova, 2
Zucchero semolato, 100 g
Zucchero di canna, 20 g
Mandorle sgusciate, 150-200 g
Ammoniaca per dolci, 1 cucchiaino raso
Burro, una noce
Caffè ristretto, 20 ml
Rhum, 3 cucchiai
Vaniglia

Fate tostare leggermente le mandorle per circa 6-7 minuti in forno caldo (160°C).
Nel frattempo, sciogliete dolcemente a bagnomaria il cioccolato spezzettato con il burro. Aprite il bacello di vaniglia in due e raschiate l’interno recuperando i semini.

In una capace terrina, sbattere molto bene le uova insieme ai due tipi di zucchero ed ai semini di vaniglia.
Quando il tutto è ben montato, unire a filo il cioccolato fuso tiepido, il rum, il cucchiaino di ammoniaca per dolci sciolto in mezza tazzina di caffè tiepido ed un pizzico di sale. Utilizzando un cucchiaio, o una spatola per dolci, unite a poco a poco la farina ed infine anche le mandorle precedentemente tostate ed ormai fredde, lavorando il composto quel tanto che basta per averlo liscio ed omogeneo, non oltre. Otterrete un impasto un po’ appiccicoso - quindi coprite la ciotola e lasciatela raffreddare in frigorifero per circa 30 minuti - bisogna dare al cioccolato il tempo di indurirsi leggermente.

Sistemate la pasta sul piano di lavoro infarinato e modellate dei filoncini larghi circa 3 centimetri ed alti un dito, disponeteli ben distanziati sulla placca foderata di carta forno. Sistemateli nel forno già caldo a 180°C e lasciateli cuocere per circa 20-25 minuti. E' importante che la superficie non scurisca troppo altrimenti il cioccolato diventa amaro.

Togliete i filoncini dal forno e portate la temperatura a 160°C, sistemateli su di un tagliere e lasciateli raffreddare per almeno 15 minuti.
Poi, con un coltello ben affilato, tagliateli a fettine regolari di circa 1 cm mantenendo il taglio con un’inclinazione di 45°. Sistemate i cantucci sulla placca e rimetteteli in forno per circa 10 minuti, fino a quando saranno ben secchi. A quel punto spegnere e aprite lo sportello del forno e lasciateli intepidire all’interno.

Si conservano per tantissimi giorni ben chiusi in una scatola di latta.


Chocolate Cantucci Biscuits

Ingredients: 200g of dark chocolate(at least 60% cocoa) - a knob of butter - 2 eggs - 150g/200g almond - 3 tablespoons rhum - 20 ml strong Espresso coffee - 280g cake flour - 120g sugar - vanilla - 1 teaspoon (not full) Baker's Ammonia
**Baker's Ammonia is used to makes extra-crisp cookies or crackers (strong ammonia smell is normal: it will be completely disappeared after cooking).

Direction - toast the almonds lightly: preheat the oven to 180°C. Place almonds on an oven tray; bake for about 5-6 minutes or until browned. Cool.
- Place the chocolate and a knob of butter in a double boiler or in a heatproof bowl set over a saucepan of simmering water. Stir until melted then remove from heat. - Add the egg yolks, sugar and vanilla seeds to the bowl and beat together for five full minutes until light and fluffy. Add a teaspoon of baking ammonia dissolved in 20 milliliter of very strong espresso coffee. Gradually add melted chocolate, two tablespoons of Rhum and continue beating - Finally add flour and almonds and stir with a spoon until well combined (do not overmix). You'll obtain a rather compact, sticky dough. Cover and refrigerate for 30 minutes.
- Put the dough on a floured surface (the dough will be a little sticky) and form the dough into a long roll with the width of three fingers and the height of one.
- Place the rolls on the sheet that you've previously covered with baking parchment and make sure they're a bit distant from each other since the dough is going to rise quite a lot. Press the rolls gently with your hands to flatten them a bit. - Bake for 20-25 minutes (180°C). Remove from the oven and set aside to cool. - When the biscuit has cooled, cut the roll diagonally at about one finger width intervals. Place each biscuit disc onto a baking tray and return to the oven (160°C) for a further 10 minutes, or until crisp and cooked through.

lunedì 11 ottobre 2010

Torta al cioccolato con mandorle, cannella ed olio d'oliva

Dovete sapere che questa golosa torta al cioccolato è realizzata con una generosa quantità di olio d’oliva che si sente appena.
Abbinamento insolito che merita di essere provato, anche sotto forma di pralina al gianduia fondente con olio extravergine d’oliva toscano e fior di sale, proposta dal Maestro cioccolatiere toscano Luca Mannori. Ed io mi sono lasciata subito contagiare dalla nuova tendenza, ed ho pensato che, per una volta, avrei anche potuto fare a meno dei soliti grassi che ben si mescolano al cioccolato, tipo il burro e la panna - ovviamente scegliendo l’olio con il giusto grado d’intensità e delicatezza.

Torta con cioccolato e mandorle al profumo di cannella

La ricetta di questo dolce l’ho pescata da una vecchia rivista - irriconoscibile a causa della copertina ormai logora, presa d’assalto dal mio simpatico pappagallo.
L’olio d’oliva, del tipo toscano ottenuto dall'estrazione a freddo delle olive, e la cannella, sono di mia aggiunta.


Torta di cioccolato e mandorle al profumo di cannella

Farina 00, 200 g
Cioccolato fondente al 60%, 200 g
Zucchero, 120 g
Olio extra vergine d'oliva, 100 g
Mandorle tritate finemente, 100 g
Latte intero, 100 g
Rum, 3 cucchiai
Uova, 4
Lievito in polvere, una bustina (16 g)
Sale, un pizzico

Separate le chiare dai tuorli. Montate i tuorli con lo zucchero fino ad ottenere una spuma omogenea ed aggiungere anche il rum.
Unite a questo impasto le mandorle - si può aggiungere anche qualche mandorla amara - il cioccolato sciolto a bagnomaria e lasciato intiepidire, l’olio d’oliva, un pizzico di sale, il latte e, poco alla volta, la farina precedentemente mescolata con il lievito.
Montate a neve le chiare d’uovo e amalgamatele molto delicatamente all’impasto, mescolando dal basso verso l'alto per non smontarle.
Imburrate uno stampo da 24 cm di diametro e distribuite all’interno l’impasto.
Infornate per 30 minuti a 180° C .
Sfornate il dolce, lasciatelo raffreddare e spolverare con zucchero a velo e cannella prima di servirlo.


Chocolate cake with almond and olive oil

Ingredients: 200 grams (2 cups) sifted cake flour - 100 grams ( 1 cup) finely round almond – 4 eggs – 200 grams (7 ounces) semi sweet chocolate – 100ml (3.5oz) milk - 100 grams olive oil - 150 grams granulated white sugar (3/4 cup) – ½ teaspoon pure vanilla extract - 3 tablespoon rum - 2 teespons baking powder (16 grams)

Direction: preheat oven to 350 degrees F (177 degrees C). Place the almonds in a blender or small food processor and process until finely ground.
Separate the cold eggs, placing the egg yolks in one bowl and the egg whites in another. In a separate bowl whisk together the flour, baking powder and salt. Set aside. Melt the chopped chocolate in a stainless steel bowl placed over a saucepan of simmering water. Once melted, remove from heat. Meanwhile place the egg yolks and granulated white sugar in the bowl of your electric mixer, fitted with the paddle attachment. Beat the yolks and sugar until pale and thick (about 2 to 3 minutes). Beat in the melted chocolate mixture, olive oil and vanilla extract. Fold in the ground almonds. With the mixer on low, add the flour mixture (in three additions) and milk (in two additions) alternately, starting and ending with the flour. Mix only until combined. In a clean bowl, place the egg whites and whisk until stiff peak forms. Fold about 1/4 of the whites into the chocolate batter to lighten it. Quickly fold in the rest of the whites and mix only until incorporated. Pour the batter into the prepared pan (24 cm diameter) and bake for about 45 to 50 minutes or until a toothpick inserted in the center of the cake has a few moist crumbs. Remove from oven and cool on a wire rack. Serve cold or at room temperature. Dust with powdered (icing or confectioners) sugar and cinnamon.

venerdì 8 ottobre 2010

Chicago Biscuits

Queste robine qui, che ricordano lontanamente delle pizzette, sono in realtà dei biscottini salati, una specialità di Chicago. Vengono serviti a colazione, sia da soli, sia ricoperti di sciroppo d’acero, spalmati con un formaggio cremoso o farciti con una fettina di bacon.

Chicago Biscuits

L’impasto base è composto da 3 parti di farina + 2 parti di liquido + 1 parte di burro. La bassa percentuale di burro permette di ottenere un prodotto dalla consistenza un po’ gommosa, e per nulla friabile. Un’altra caratteristica di questa pasta è che, preparandola, bisogna fare delle pieghe… ma non lasciatevi scoraggiare, sembra complicato ma non lo è affatto.

Chicago Biscuits
Michael Ruhlman - Ratio: The Simple Codes Behind the Craft of Everyday Cooking

Farina, 255 grammi
Lievito in polvere, 2 cucchiaini
Sale, 1 cucchiaino
Burro freddo, 85 grammi
Latte, 170 ml

In una ciotola capiente mescolate la farina, il lievito e il sale.
Tagliate il burro a pezzetti, fatelo cadere sulla farina e impastate con la punta delle dita facendo assorbire la farina al burro, fino a ottenere delle “briciole” di burro non più grandi di un pisello – dice Michael Ruhlman.
Disponete la farina a fontana e versate il latte. Mescolate fino a quando l’impasto non si è formato poi trasferitelo su di un piano infarinato e impastate leggermente – otterrete un impasto un po’ molliccio - quindi formate una palla.
Tirate la pasta e stenderla in un rettangolo che misuri circa 10 x15 cm avvolgerlo nella pellicola alimentare trasparente e lasciate riposare in frigorifero per almeno un’ora.

A) Su un piano di lavoro leggermente infarinato stendere la pasta, mantenendo la forma rettangolare, fino a triplicare la dimensione di partenza.
A questo punto bisogna fare delle pieghe: dividete idealmente la striscia di pasta in 3 parti uguali e piegate la 1 sulla 2, poi la 3 di nuovo sulla 2 (vedi fig.), poi lasciarla in frigorifero per 30 minuti.


Quindi ripetere il punto A - stendi la pasta su un piano infarinato, mantenendo la forma rettangolare, fino a triplicare la dimensione iniziale. Ripeti le pieghe. Lascia riposare in frigorifero per altri 30 minuti.

Fra un giro e l'altro conservate il panetto di pasta in frigorifero coperto con pellicola alimentare.

Ripetere per l’ultima volta i passaggi del punto A poi, trascorsi i 30 minuti, stendere la pasta allo spessore di 1,5 cm e con l'apposito stampino o un bicchiere dal bordo bagnato ricavate poi dei dischetti.
Cuocere in forno a 200 ° C , già caldo, per 20 a 30 minuti, fino alla doratura.
Farcite con fettine di salame o formaggi.


Chicago Biscuits
Recipe from Michael Ruhlman, Ratio

Ingredients for basic recipe (3 parts flour, 1 part fat, 2 parts liquid) :
255 grams flour ( 9 ounces/ 2 cups) - 2 teaspoons baking powder - 1 teaspoon salt - 85 grams ( 3 ounces) chilled butter, diced- 170 ml (6 ounces) milk.

1. In a large bowl mix the flour, baking powder and salt.
2. Rub the butter and pinch this through the flour so that the largest size will not be larger than the size of a pea.
3. Make a well in the center of the flour and pour in the milk. Mix this until a dough is formed. Place the dough in a floured work surface and knead lightly until it comes together in a ball.
4. Roll out the dough in a rectangle so that it measures 10 cm by 15 cm. Wrap in plastic and refrigerate to rest for at least an hour.
5. Unwrap the dough and dust it with flour. Roll out the dough so that it is now three times the size (maintain the rectangular shape). Fold the dough into thirds – to do this, take one end of the dough and fold it two-thirds of the doughs length towards the other end, then take the other end and fold it the other way. Cover the dough in plastic and allow to rest again in the refrigerator, half an hour.
6. Remove the dough again from the refrigerator, unwrap the dough and dust again with flour. Roll out the dough again to three times its size. Fold the dough again into thirds as done earlier. Cover again with plastic and allow to rest for another half hour.
7. For the last time, repeat step 6. Then roll out the dough so that it is around 1.5 cm thick, cut into triangles or using a round cutter.
8. Bake in a pre-heated oven 200c for 20 to 30 minutes until golden and done.

lunedì 4 ottobre 2010

Patate Hasselback

Il nome deriva dal ristorante svedese Hasselbacken dove, nel 1940, vennero servite per la prima volta. Spulciando alcuni libri nella mia libreria, ho scoperto che negli anni ‘70-’80 divennero il contorno più diffuso di ogni piatto svedese.
Poi, sfortunatamente, sono state gradualmente sostituite dalle meno salutari ma più veloci da preparare French Fries - patatine francesi nonostante la loro origine belga.

Hasselback Potatoes

Alternativa sfiziosa alle solite patate al forno, restano morbide all'interno pur conservando una crosta incredibilmente dorata e croccante. Ideali per accompagnare qualsiasi carne, io le ho mangiate cariche di panna acida ed erba cipollina… buonissime anche da sole! :-)

Patate Hasselback

Patate di media grandezza, 6
Burro fuso chiarificato*, 60 g
Pangrattato, 2 cucchiai
Parmigiano grattugiato, 1 cucchiaio
Paprika
Sale e pepe

* Consente al grasso di non bruciare nonostante l’alta temperatura del forno.

Procuratevi delle belle patate di forma regolare e allungata, lavatele bene e spazzolatele sotto l’acqua corrente senza sbucciarle. Se necessario, tagliate un sottilissima fettina alla base in modo da assicurare una sufficiente stabilità.
Usando un coltello sottile e ben affilato, praticate in ogni patata delle profonde incisioni a distanza di 4 mm, senza arrivare fino in fondo per evitare che la lama del coltello arrivi troppo in basso esiste un trucco: basta sistemare dietro la patata da incidere un mestolo, la lama del coltello si fermerà quando toccherà il manico di legno, a circa 1 cm dalla base.

Pennellate con metà del burro fuso - Perché non olio ma burro? Perché quest’ultimo consentirà alle patate di assumere un intenso colore dorato e di diventare belle croccanti - salate e infornate a forno già caldo a 200°-220°C lasciandole cuocere per circa 40-45 minuti.
Toglietele dal forno e spolveratele con pangrattato e parmigiano, aggiungete il resto del burro e rimettetele in forno per altri 5 minuti, fino a quando si sarà formata una crosticina dorata.

Servitele bene calde e, se preferite, aggiungete anche un pizzico di paprika.


Hasselback Potatoes
From Stockholm, named after the restaurant where it was first featured.

Ingredients: 6 medium potatoes – ¼ cup (60ml) butter melted, - 2 tbsp (30 ml) fine dry bread crumbs – 1 tsp. grated parmesan cheese – salt, pepper.

Direction: scrub each potato, but do not peel, then Place 1 potato on large spoon. Cut crosswise into ¼ inch (6mm) thick slices just to edge of spoon, leaving bottom of potato uncut. Repeat for each potatoes. – The best knife to use to hasselback the potatoes is one that is sharp and thin.
Cut a slice off the base of each potato so the potato will sit flat.
Keep cut potatoes covered with cold water in bowl. When all are cut, drain. Pat potatoes dry. Arrange, cut side up, in greased baking dish.
Brush potatoes with some of butter. Bake, uncovered, in 425°F (220°C) oven for 30 minutes. Brush with remaining butter, bake for 15 minutes.
Combine remaining 4 ingredients in small dish. Sprinkle evenly over potatoes, Bake for 15 minutes until tender and crumbs are golden brown.

lunedì 27 settembre 2010

Confettura di pesche

Conoscete Christine Ferber, la guru alsaziana delle confetture? Beh, io no!
Ma indagando ho scoperto che ha al suo attivo un bel libro di confetture ed una produzione vastissima di marmellate - acquistabili, tra l'altro, a Roma e Milano nei negozi Comptoir de France.

Confettura di pesche

E pensare che io, senza saperlo, utilizzo da tempo il suo metodo:
aggiungo il succo di limone e lo zucchero alla frutta, porto ad ebollizione, spengo, lascio riposare per una notte, ed il mattino seguente faccio bollire di nuovo per 10 minuti. La cottura è minima, per conservare i profumi ed i valori nutrizionali della frutta fresca.


Confettura di pesche

Pesche mature ma sode, 1kg (netto)
Zucchero, 300 g
Succo di limone, 1
mele, 2

Lavate e sbucciate le pesche, poi riducetele in piccoli pezzi e raccoglietele in un tegame di acciaio con lo zucchero e il succo di limone.
Mettete la pentola sul fuoco ed appena avrà raggiunto il primo bollore fate cuocere per 1 (uno) solo minuto. Lasciate intiepidire, poi coprite il tegame e fatelo riposare in un luogo fresco per tutta una notte

“Cosa accade durante il riposo? Lo zucchero penetra in gran parte nella frutta disidratando l’alimento che rilascerà tutta l’acqua.”

Il mattino seguente, se in superficie si è formato abbastanza liquido, scolate completamente la frutta e rimettete il succo sul fuoco.
Unite la buccia ed i torsoli delle mele, spezzettati e racchiusi in una garza - la nostra fonte naturale di pectina.

Molta frutta contiene una sostanza naturale, la pectina, che ne agevola l’addensamento durante la cottura. Fra tutti i frutti quelli a più alto contenuto di pectina sono certamente le mele, le pere e gli agrumi.

Lasciate bollire fino a quando il liquido sarà diventato uno sciroppo più denso (5/10 minuti) quindi aggiungete le pesche (a questo punto, se desiderate una confettura ridotta a purea più omogenea, frullate la polpa con un mixer ad immersione).

Proseguite la cottura per una decina di minuti, togliendo la schiuma (se se ne dovesse formare).

Raggiunta una certa densità fate la prova per vedere se è pronta: mettete una goccia di marmellata su di un piattino freddo e lasciarla freddare. Se inclinando la goccia non colerà ma rimarrà ferma, la marmellata si può invasare.

Eliminate il sacchettino con le bucce ed i torsoli di mela, versarla nei vasi caldi e chiudere ermeticamente. Capovolgete i barattoli sino a completo raffreddamento, in modo da ottenere l'effetto "sottovuoto" (in tal caso, a raffeddamento avvenuto, il coperchio dovrà presentarsi concavo).

Vi raccomando di fare molta attenzione alla sterilizzazione dei vasi di vetro e ricordate che dovrete versarvi la marmellata quando sono ancora bollenti.
Consiglio per la sterilizzazione: accendete il forno e portatelo alla temperatura di 120° C, a questo punto introducetevi i barattolini di vetro (senza coperchi, potrebbero deformarsi) e lasciateli all’interno per circa 10 minuti.



Peach Jam Recipe

Ingredients: 1 kilo of peaches, peeled, pitted and chopped - 1 lemon - 300 grams white sugar - 2 apples

Method: in a large saucepan place the chopped peaches, sugar and lemon juice. Bring to a boil; boil for 1 minute, stirring constantly. Remove from heat and let cool. Cover with a sheet of parchment paper, and let macerate in a cool place overnight.
The next day: (Put a saucer in the freezer. Wash the glass jars and their lids carefully, then soak them in boiling water for 10 minutes, and set them out to dry upside down on a clean kitchen towel). Pour the mixture through a regular sieve.
Take the apple core pieces and apple peel and place in a double layer of cheese cloth. Wrap them up and place in the pot with the syrup (this will be a source of pectin). Bring the syrup you've gathered with cheesecloth bag to a boil, and let it boil for ten minutes. Add in the peaches. Bring to a boil for another 5 minutes, stirring gently. Take the saucer out of the freezer, and put a drop of jam on it. Tilt the saucer, and see if the jam is set. If not, let it boil for another minute, then test again until you've reached the desired consistency.
(Once the peaches are a little soft, turn off the heat and mash them with a potato masher or wooden spoon. You can also use an immersion blender, but don't blend them too fine). Remove the cheesecloth pectin bag. Pour the jam into the jars until they are full, wipe carefully if there was any spillage and close the lids tightly. Let cool to room temperature upside-down on the counter, then store in a cool and dark place for a few months.

lunedì 20 settembre 2010

La piadina romagnola

C'è chi sostiene che nella piadina non ci vada alcun agente lievitante, nè naturale, nè artificiale, ma solo ingredienti semplici: farina, strutto, acqua.
Poi c’è chi aggiunge l’olio d’oliva e chi no, chi le vuole croccanti e chi spesse perché ne ama la consistenza morbida. Chi dice che devono essere piccole e chi le preferisce giganti. Ed ancora dibattiti sul tegame da utilizzare: di ferro, di terracotta - giammai padella di teflon! :)

La piadina romagnola

Insomma, veri e propri drammi esistenziali! Dove ti giri giri trovi versioni simili ma diverse. Per cui alla fin fine, io che purista non sono, ho cambiato un bel po’ di cose rispetto alla fantomatica ricetta originale e ne ho fatto una versione mia. Del resto la rivisitazione dei piatti è fondamentale per inventare e scoprire nuove cose :)


La mia piadina romagnola

Farina di grano tenero tipo “0”, 500 g
Latte fresco intero, 300 g circa
Panna fresca, 3 cucchiai
Sale, 2 cucchiaini rasi
Lievito chimico per torte salate, 1 bustina

Setacciate la farina con il lievito sopra una spianatoia, fate un buco al centro, versate il liquido facendo in modo che non fuoriesca ed aggiungete il sale.
Impastate tutti gli ingredienti fino ad ottenere una massa morbida ma non appiccicaticcia.
Lavorate energicamente la pasta finchè risulterà liscia ed omogenea. Dividere l’impasto in palline della grandezza di un uovo. Lasciatele riposare per almeno 30 minuti coperte da un telo inumidito.
Stendete i panetti con il matterello, aiutandovi con un po’ di farina, fino a raggiungere lo spessore di pochi millimetri.

La piadina si cuoce sul testo di terracotta, ma all’occorrenza si può utilizzare anche una padella di teflon, e bisogna girarla spesso, punzecchiando la superficie con le punte di una forchetta per evitare che si formino bolle d’aria.

Quindi, scaldate sul fuoco l’apposita padella, e quando è ben calda poggiatevi sopra una piadina. Cuocetela per 3 o 4 minuti, girandola più volta e bucandola in più punti con una forchetta.
Una volta cotta lasciatela intiepidire su una griglia in modo che non si inumidiscano e poi impilatele l’una sull’altra e proteggetele con un tovagliolo in modo che non di raffreddino.
Tagliatele a spicchi e farcitele ancora calde con prosciutto crido, scquacquerone, verdure grigliate o crema al cioccolato.


Piadina - the Italian flat bread from Romagna

Ingredients: 500 g all-pourpose flour - 2 tablespoon salt - 2 full fresh liquid cream tablespoons - 300 milliliters of milk - 15 g Baking powder ( 2 teespoons)

Direction: mix and knead flour, chemical yeast, milk, salt and fresh cream. Knead the misture for about 4 or 5 minutes until it is smooth. The dought will be firm but not too dry or crumbly. Then divide it into equal portions, and shape them into balls (the size of a mandarin) cover with plastic wrap, and let rest at least 30 minutes before baking. Using rolling pin roll dought out until about 3 mm thick.
Heat an iron pan (a fireproof stone is even better) until it is very hot and cook the each piadina on both sides, pricking them with a fork, 4 or 5 mnutes or until it is brown on each side
Place on a wire rack while cooking remaining circles.
Cover them with a cloth to keep them warm. Serve warm with salami, cheese and salad.


mercoledì 8 settembre 2010

Polpette di melanzane

Eccomi rientrata dalle vacanze. Ho ancora addosso il sapore della salsedine e del mare di Antigua. L’isola ha suscitato il mio entusiasmo: la natura, la gente, il cibo, tutto mi è sembrato magnifico. Ma vi risparmio la cronaca da esperta - chi diceva che è meglio dichiarare di non aver capito nulla di un paese piuttosto che mostrare di aver capito tutto?

Polpette di melanzane

Avrei moltissime cose da fare, ma riprendere è sempre molto duro. Per combattere lo stress da rientro,dopo aver mangiato enormi quantità di riso speziato, mi è bastato riscoprire il piacere di mangiare un bel piatto di pasta e trovarmi davanti ad un cuppetiello carico di polpette di melanzane :)
Provatele ancora tiepide ed accompagnate da una bella salsa piccante di pomodoro. Ottime!

Polpette di melanzane (con cuore filante)
da una ricetta di Annalisa Barbagli
melanzane di media grandezza, 2 (peso complessivo circa 650 g)
uova, 1 (grande)
mollica di pane raffermo, 50 g
pecorino romano, 3 cucchiai
aglio, 1 spicchio
prezzemolo
caciocavallo fresco, 80 g
pangrattato, 100 g
olio di oliva per friggere

Sbucciate le melanzane (io ho dimenticato di farlo - che testa!) e tagliatele a dadini. Portate a ebollizione una grande pentola di acqua, salate e scottate le melanzane per 4 o 5 minuti - non di più. Scolatele e, quando si saranno intipidite, mettetele in un canovaccio pulito. Strizzate energicamente per estrarre tutto il succo ed asciugarle il più possibile.
Tagliate il caciocavallo a dadini. In un recipiente mettete la polpa delle melanzane ed unite l’uovo, la mollica di pane casereccio grattugiata, il pecorino grattugiato, il pepe, l’aglio schiacciato, il prezzemolo tritato ed un pizzico di origano. Mescolate bene impastando con le mani e lasciate riposare il composto per una mezz’ora.
Formate delle polpette della dimensione di un piccolo uovo (ungetevi le mani se necessario), ed introducete all’interno un cubetto di caciocavallo. Rotolatele nel pangrattato e friggetele in olio profondo (170°). Dopo 4 o 5 minuti, quando saranno dorate, scolatele su carta da cucina, spolveratele di sale e lasciatele intipidire prima di servire.

Eggplant Meatballs
Ingredients • 2 large eggplants (about 650 grams), peeled and cut into quarters lengthwise • 50 grams of stale Italian bread • 1 to 2 eggs • 3 tablespoons pecorino, freshly grated • 1 clove garlic, finely minced • 1 bunch Italian parsley, chopped to yield 1/4 cup • 1/2 cup bread crumbs • 80 grams of Caciocavallo (stringy Italian semi-soft cheese) • Tomato sauce • 1 cup extra-virgin olive oil, for frying

Direction: Wash, peel ( I have not done) and cube eggplant.
In a large pot, bring the water to a full boil and add salt and the eggplant cubes. Cook for about 4 minutes ( no more) with the water still at full boil.
Drain the eggplant using a fine mesh colander. Discard the liquid and let cool. Place all the eggplant pulp in a cheese-cloth and remove as much excess water as possible. Place in a large bowl. Add grated stale Italian bread, 1 egg, 3 tablespoons pecorino-romano, garlic and parsley.
Mix everything together with a wooden spoon at first.
Form eggplant mixture into little balls about the size of a golf ball. Poke hole in center. Fill with a cube of provolone (stringy Italian semi-soft cheese). Press mixture over the filling.
Roll the ball lightly in the bread crumbs. Place into the hot (170° C) oil and fry until brown on all sides and eggplant is cooked all the way through. Place on paper towels to drain. Serve with (spicy) tomato sauce on the side for dipping.

giovedì 5 agosto 2010

Labneh e tanti saluti!

Anche per me sono arrivate le vacanze, e forse mi mancherà la piacevolezza dell’agosto in città: niente confusione, poco traffico, i ristorantini all’aperto più che mai gradevoli, niente coda nei negozi…

Crostini con labna

Vi lascio con una ricetta semplicissima, la prima ed ultima d’agosto. Dopodiché, le uniche cose che vorrei fare sono dondolarmi su un’amaca, bere fresche spremute di frutta tropicale e cibarmi di pesce appena pescano, lanciato sulla griglia e condito con succo di lime.

Buone vacanze. Ci si rilegge a settembre :)

Labneh - Formaggio allo yogurt

Lo yogurt può essere facilmente trasformato in formaggio cremoso: il labneh (o labna/labaneh). Tipico dei paesi mediorientali (nella maggior parte dei paesi arabi leben/laban significa yogurt), questo formaggio ha un delicato retrogusto acidulo, e si ottiene lasciando semplicemente sgocciolare dello yogurt. Ecco come:

Prendete dello yogurt bianco (meglio se di quelli compatti, tipo greco) e salatelo secondo il vostro gusto . Mettetelo in un colino o in un colapasta rivestito con un telo di cotone o con alcuni strati di garza e lasciate scolare in frigorifero per almeno 12 ore il liquido che si forma, raccogliendolo in un recipiente (e non buttatelo, può esser utilizzato al posto dell’acqua/latte per rendere più morbido e saporito il pane, la focaccia, etc) - se desiderate un formaggio più compatto lasciatelo colare più a lungo.
Quando lo yogurt avrà raggiunto la consistenza di un formaggio spalmabile, insaporitelo con erbette fresche o secche (origano, pepe rosa, timo, menta…) e servitelo in una ciotola condito con un giro d’olio.

Si può consumare eventualmente anche con dello zucchero ma soprattutto come accompagnamento alla pita o spalmato su crostini i pane. Può essere utilizzato anche al posto della panna acida.


Labneh - Yogurt cheese

Labneh (or Laban, as some American-Lebaneese call it) is a Lebanese soft fresh cheese made from yogurt. It is eaten within a week or so of preparation. It is the easiest cheese to make that we know of, simply made by draining the whey out of yogurt.

To prepare: mix 1/2 cup plain greek yogurt with 1/2 tsp fresh ground sea salt. Place a strainer over a bowl. Place a coffee filter or paper towel over the strainer. Dump all the yogurt on the strainer lined with the paper towel; let it drain for 24 hours, covered loosely with a towel in a cool place or fridge.
Spread the yogurt on a plate, sprinkle with the different herbs and a little black pepper to taste, and drizzle with olive oil (if using). Serve with crackers, pita chips, or triangles of pita bread.

mercoledì 28 luglio 2010

Pane e formaggio

Pane e formaggio

Sbocconcellare un panino, guardando il cielo azzurro. Con questo caldo viene proprio voglia di stare all'aria aperta, senza fare assolutamente nulla. Ed allora eccovi una [non]ricetta semplice semplice, perché di fondo sono una persona pigra e le mie buone intenzioni in cucina spesso muoiono sul divano, strategicamente sistemato vicino all'aria condizionata.

Toast con taleggio ed uva

Prendi un panino, del tipo bianco e morbido o del buon pane in cassetta - meglio se homemade. Adesso prendi il Taleggioformaggio DOP che si adatta molto bene a frutta succosa e fresca – taglialo a fettine sottili e farcisci la fetta di pane.
Disponi anche alcuni acini di uva divisi a metà, privati dei semi e, perchè no, lasciati macerare alcuni minuti in poca grappa. Adesso puoi chiudere il panino con un'altra fetta, lasciarlo tostare leggermente su ambo i lati, e finalmente assaporarne il primo gustoso morso.


Grape and Taleggio Grilled Cheese Recipe

Ingredients: 1/3 cup halved red grapes - 1 tablespoon grappa - 1 tablespoon unsalted butter, softened - 2 (1/2-inch-thick, 4-by-5-inch-long) slices honey whole wheat bread - 2 ounces thinly sliced Taleggio cheese

Instruction: Combine grapes and grappa in a bowl and let macerate for 15 to 20 minutes. Drain off excess grappa. Heat a large frying pan over medium-low heat. Meanwhile, spread butter on 1 side of each slice of bread. Once the pan is warm, add 1 slice of bread buttered side down, and top with 1/2 of the cheese, all the grapes, and finally the remaining cheese. Close with the second bread slice, buttered side up. Cook until bread is toasted and cheese is melted, about 3 minutes per side.

martedì 20 luglio 2010

Peperoncini ripieni

Guardate un po’ cosa ho trovato ieri mattina al mercato? Le papaccelle!
Sono piccoli peperoni tondi dalla polpa molto carnosa che si prestano ad essere conservati sotto aceto. Ma io, colta da un desiderio improvviso di papaccella ripiena, invece di aspettare che la temperatura torni anche se solo per un attimo ragionevole, cos’ho fatto?

Peperoncini ripieni

Ho acceso il forno. Sì, di nuovo! E così non posso neppure dare sfogo alle mie lamentele circa il caldo afoso di questi giorni considerando che, dopo tanta fatica, invece di chiudermi in casa per sfuggire al grande caldo mi sono vista costretta a scappare sul terrazzo soleggiato di casa in cerca di una boccata di “aria fresca” :)


Papaccelle ripiene

Papaccelle, una decina
Pomodorini datterino, 12 o 13
Pangrattato, circa 3 cucchiai
Basilico, una manciata
Capperi dissalati, un cucchiaio
Olive nere snocciolate e tagliate a pezzettini, 10
Aglio, 1 spicchio
Cipolla piccola, 1
Provolone, 100 g
Acciughe sott'olio, 4
Pecorino grattugiato, 2-3 cucchiai
Pinoli
Origano
Sale e pepe


Dopo avere eliminato la calotta con il picciolo, private i peperoni dei semi e di tutti i filamenti bianchi interni.

Fate un trito con la cipolla e l'aglio e mettetelo a rosolare in una padella con qualche cucchiaio di olio in modo che diventi morbida e trasparente. Aggiungete i pomodorini tagliati in quattro parti e lasciate andare solo per qualche minuto ancora – i pomodorini devono ammorbidirsi ma non disfarsi.

Aggiungete le olive, il basilico, i filetti d'acciuga spezzettati, i capperi e in ultimo il pangrattato, i pinoli, il formaggio grattugiato e il provolone tagliato a piccoli dadini. Mescolate con cura. Il composto non deve restare troppo asciutto, anzi (se necessario aggiungere altro pangrattato).

Riempite i peperoncini con il composto preparato. Richiudete con i loro coperchietto, irrorateli con un filo d’olio e infornate a 180° per circa 40 minuti.
Servite tiepidi o freddi.


Stuffed Mini Peppers
Ingredients: • 10 small sized red peppers (papaccella napoletana) • 1 tablespoon salted or pickled capers, rinsed • 10 pitted sweet black olives, coarsely chopped • 2 0r 3 salted anchovies (canned if need be), rinsed, boned, and chopped • 1 clove garlic, minced • Oregano to taste • Provolone cheese • 1 small bunch parsley, minced • 3 tablespoons bread crumbs • 3/4 cup olive oil • 12 fresh small tomatoes ("pachino" or "datterino" varieties), chopped • some pine nuts • Salt and pepper, if needed

Direction: pre-heat over to 180C/350F.
Wash the red peppers, carefully cut the tops off and remove the seeds and ribs.
Heat 1/4 cup olive oil in a skillet and saute onion and garlic until pale-goldenwith, about 5 munutes. Stir in the, tomatoes. Cook over an extremely low flame for a few minutes, until they are soft but not disintegrating. Then stir in the minced anchovies. Remove skillet from heat and stir in the bread crumbs, capers, Provolone cheese (cut into small)cube, pine nuts, oregano and ground black pepper to taste. Taste the mixture and add salt if need be. Fill the peppers with the mixture.
Put the peppers in a well-oiled ovenproof dish, sprinkle them with oil to taste (I'd go with a quarter cup or so) and roast them for 1/2 to 3/4 of an hour. They're wonderful served cold, and even better the next day.

mercoledì 14 luglio 2010

Verdure al forno

Non lasciatevi ingannare dall'apparenza, dentro questa pirofila si nascondono le più svariate verdure di stagione: melanzane, peperoni, cipolle, patate, zucchine.
Per una questione puramente decorativa ho voluto terminare con uno strato di zucchine e pomodori… mai subordinare il buono al bello, ma anche l’occhio vuole la sua parte! :)

Verdure al forno

Una ricetta decisamente sciuésciué. Queste sono le cene che preferisco in questo periodo, veloci e sane, perché, con questo caldo, chi ce l’ha la voglia di cucinare?
Mi rendo conto che proporvi un qualche cosa che si cuoce al forno non è il massimo ma trovo sia il modo più facile per preparare cose abbastanza semplici e sbrigative senza dover ricorrete tutti i giorni ad i talvolta malinconici piatti freddi.

Teglia di verdure al forno

Patate, 500 g
Cipolla tagliata a cerchi sottilissimi, 1
Peperoni, 2
Melanzane, 500 g
Zucchine, 3
Pomodori maturi, 3
Timo
Percorino grattugiato, 100 g
Pangrattato, 4 o 5 cucchiai
Sale e pepe

Lavate i peperoni, privateli dei semi e dei filamenti bianchi e tagliateli a listarelle o cerchi, come preferite. Lavate e sbucciate le patate e tagliatele a fettine spesse pochi mm. Affettate sottilmente anche le melanzane, le zucchine e i pomodori.

Mescolare il pangrattato con il formaggio ed il timo.

Ungete il fondo di una pirofila da forno e ricopritelo con le patate, sistemando le fettine leggermente accavallate. Proseguite con le altre verdure, disponendole a strati e secondo l'ordine seguito nell'elenco degli ingredienti - eventualmente continuate procedendo allo stesso modo fino all'esaurimento delle verdure.
Insaporite ogni strato con sale e pepe, condite con un filo d'olio e spolverate con il composto di pangrattato.

Infornate a 200° per 45 minuti circa o fino a quando le verdure saranno tenere e si sarà formata un leggera crosticina dorata. Servite questo piatto tiepido o freddo.


Vegetable Gratin

Ingredients: 3 roma tomatoes - 4/5 potatoes - 2 bell peppers - 3 medium zucchini - 2 or 3 eggplant - olive oil - 1 cup chopped onions - 2 garlic cloves, finely grated - kosher salt - 1 tsp of chopped thyme/oregano - 1/2 cup olive oil plus more for drizzling - freshly cracked black pepper - 1/2 cup finely grated parmesan cheese - 1/2 cup dried breadcrumbs.

Direction: preheat oven to 350 degrees. Slice vegetables with a mandoline as close in size as possible and toss with olive oil and a lite sprinkling of sea salt.
Combine parmesan, bread crumbs, garlic and thyme in a small bowl.
Arrange a layer of overlapping slices of 1/3 of the potatoes on the bottom of gratin dish. Sprinkle 2-3 tbs of the breadcrumb mixture over the top. Add a row of tomatoes, eggplant, pepper, zucchini until you the pan is filled adding a layer of breadcrumbs on top of each layer. (I garnish the top layer with overlapping slices of zucchini and tomatoes).
Sprinkle the top with any of the remaining breadcrumb/cheese mixture and a light sprinkling of salt. Bake for 45 minutes until the vegetables are completely tender when pierced with a knife. Remove from the oven and allow to rest for 10 minutes. Server with a light drizzle of Olive Oil.

mercoledì 7 luglio 2010

Il Food Blog del mese è...

Croce e Delizia, presente sulla home page di abc Magazine - portale di ricette, curiosità, alimentazione e benessere.


Sono contenta che la scelta sia ricaduta sul mio blog e ringrazio Eva Zarri della redazione per avermi comunicato la decisione del Magazine .

lunedì 5 luglio 2010

Melanzane ripiene

Un modo diverso di cucinare le melanzane, che a me piace moltissimo.
La melanzana può diventare una coppetta e contenere una pasta fatta con la polpa stessa, carne trita, formaggio e tanto altro.

Melanzane ripiene

E come diceva Lello Arena - "La pericolosità delle mamme, si misura dalla quantità di ripieno delle melanzane imbottite!”.
In effetti il ripieno, che non sembra mai abbastanza, alla fine straborda sempre, nel vero senso della parola :)

Melanzane ripiene
(o mulignan 'mbuttunate)

melanzane, 4 (non troppo grandi)
carne macinata, 400 g
mozzarella/scamorza, 150g
aglio, 1 spicchio
uovo, 1
pecorino grattugiato, 50 g
pangrattato
origano
sughetto semplice di pomodoro (aglio e basilico)

Mondate e lavate le melanzane, tagliatele a metà nel senso della lunghezza e scavate poi il centro lasciando alla melanzana uno spessore di un cm circa.

Tritate la polpa ottenuta e, nel frattempo, fate bollire i gusci ottenuti in acqua leggermente salata finchè sono teneri ma ancora sodi (circa 10 minuti) - i gusci delle melanzane andebbero fritti prima di essere riempiti, io li ho lessati per una questione di digeribilità. Comunque, a voi la scelta.
Trasferite la polpa in una padella, unite l’aglio, salate e fate andare per 10 minuti a fuoco lento. Aggiungete la carne macinata e rosolatela leggermente.
Condite con sale, pepe e lasciate raffreddare.

Poi aggiungete l'origano, l’uovo, il formaggio grattugiato, la mozzarella – o un altro formaggio a pasta filata - e pochissimo pangrattato (mezzo cucchiaio?). Amalgamate il tutto, aggiustate di sale.
Prendete una teglia da forno, versate sul fondo un po’ d’olio e la salsa di pomodoro (non troppa) ed allineatevi le scorze di melanzane.
Riempitele con il composto preparato e fate cadere sulle melanzane un cucchiaio di salsa di pomodoro ed un po’ di formaggio grattugiato.

Mettete in forno a 180°/190° per 45 minuti circa.

Non dimenticare di versare un po' d'acqua sul fondo della teglia di cottura, per evitare di carbonizzare queste bontà!


Italian Stuffed Eggplant

Ingredient: 4 medium eggplants - 1 egg - 1 pound ground beef - 4 ounces mozzarella cheese (120 g), shredded - 1 cup of grated pecorino cheese - tomato sauce (garlic and basil) - oregano

Direction: cut eggplant in half lengthwise; remove pulp, leaving an inch around the edge. Take care not to break through the skin of the eggplant. Chop the pulp and set it aside. When all the eggplant shells are ready parboil it in boiling salted water for ten minutes (if you prefer you can fry) .
Heat the extra-virgin olive oil in a large skillet over medium-low. When the oil is hot, add the garlic and the chopped eggplant pulp, stirring frequently, until softened. Stir in the ground beef and sauté until it starts to brown.
Remove from the heat, and set aside.
When the mixture has cooled to room temperature, stir in one beaten egg, cheese, fresh mozzarella (cut in bite sized cubes), oregano, salt and pepper.
Preheat oven to 350°F (180°C). Make a simple tomato sauce with basil and garlic.
Fill each reserved eggplant shell with the beef mixture.
Top with tomatoes sauce and grated cheese, season with salt and pepper. Put them in a large baking pan, add a little olive oil, and a few tablespoons of tomato sauce, just to cover the base, and pour a glass of water to prevent burning. Bake for 40 minutes in preheated oven.

martedì 29 giugno 2010

Zucchine alla scapece

La scapece è una marinata a base di aceto, acqua ed aglio, in cui vengono lasciati riposare diversi tipi di verdura, ma anche piccoli pesci, dopo essere stati fritti.

Zucchine in scapece

Nell’aria si sente un leggero odore di aceto ed il fresco aroma sprigionato dalla menta.
Unica controindicazione: non si riesce a smettere di mangiarne.
Chissà se esiste un modo per conciliare il piacere della frittura e le preoccupazioni per la linea/salute :)

Zucchine in scapece

Zucchine, 1 Kg
Aglio, 2 spicchi
Aceto, 1 bicchiere
Acqua, 1 bicchiere
Menta fresca
Sale, pepe
Olio
extra vergine di oliva

Pulire le zucchine, togliere le estremità e tagliatele a fette non troppo sottili (circa mezzo centimetro di spessore). Mettetele su un vassoio, spolverizzate di sale e lasciate riposare per un paio d’ore.
Asciugatele tamponando con dei tovaglioli, poi friggete queste fette, poche alla volta, in abbondante olio extra vergine di oliva ben caldo (avendo cura di tenere da parte 3 o 4 cucchiai di olio per preparare la marinata). Dovranno prendere un bel colore d’oro scuro.

Sgocciolatele su carta assorbente e disponetele a strati in una zuppiera, inframezzando con con foglie di menta fresca in abbondanza, pepe macinato e, se necessario, salate.

Per la marinata: versate in un tegamino i 3 cucchiai di olio della frittura tenuto da parte e fateci rosolare l’aglio (2 spicchi) tagliato a fettine. Poi aggiungete un bicchiere di aceto ed un bicchiere di acqua e fatelo bollire per 10 minuti.
Versate la marinata bollente sulle zucchine, coprite il recipiente e lasciate riposare affinché le zucchine si insaporiscano bene.

Servitele fredde, meglio dopo un giorno o due.
È piatto che si può conservare bene anche per una settimana e più.


Zucchini a Scapece (marinated zucchini)

Scapece is one of the names of the classical way of preserving (mainly) fish and vegetables in vinegar. This dish is even better made a day in advance, as it gives the zucchini plenty of time to absorb the flavors of the garlic, mint and vinegar.

Ingredients: olive oil for frying - 1 kg of medium zucchini - 2 large garlic cloves - a handful of mint leaves - sea salt and pepper - 1 cup of white wine vinegar - 1 cup of water .

Directions: Slice the zucchini into 3-4 mm thick rounds. Place the sliced zucchini in a colander sprinkling with salt. After 1-2 hours rinse them in water and pat them dry ( to avoid an overly 'mushy' texture, to aid in browning and to concentrate the flavor of the fruit or vegetable. The traditional way to dry the zucchini is by laying them out in the sun, on a drying rack or simply on a cutting board, for an hour or two (depending on the strength of the sun) to dry, turning them halfway through. Heat the oil (to about 200C) and fry the zucchini in batches
Test it by putting a small piece of zucchini into the oil; it should sizzle immediately. Fry for about 3 to 5 minutes, until golden brown on the bottom.. Use a wire mesh strainer or large slotted spoon to transfer the zucchini slices to the lined platter to drain.
In a deep bowl, put fried zucchini slices and finely chopped garlic.
Chop and mash peppermint leaves and add into the bowl.
Place water and vinegar in a small pot and bring to boil. Reduce the heat so the liquid just simmers for another five minutes. Pour hot vinegar to cover the zucchini and leave to rest at room temperature for at least 24 hours before eating. After 3-4 days the flavor is at its best.

martedì 22 giugno 2010

Tabulé con verdure e tonno

In realtà il vero tabulè (o tabbouleh che dir si voglia) viene preparato con il bulghur (grano macinato, rapidamente bollito, o stufato, e poi essiccato al sole), per cui forse è meglio parlare di insalata di cous cous, onde evitare le (giuste) ire dei puristi :)
La caratteristica di questo piatto è di essere preparato tutto a crudo (insospettabile la quantità di cose che si possono mangiare crude), non si cuoce nulla!

Tabulè con verdure e tonno

Ricetta estiva per eccellenza, veloce da preparare: basta reidratare il cous cous con il succo di limone e l’acqua di vegetazione delle verdure tagliate a piccolissimi dadini e... les jeux sont fait.

Tabulè con verdure crude e filetti di tonno
cous cous precotto, 2 bicchieri
limoni, 2
pomodori maturi, 500 g
cipolla rossa, 1
peperone rosso, ½
peperone giallo, ½
cetriolo, 1
filetti di tonno sott'olio
olio, 5-6 cucchiai di olio
prezzemolo, un bel mazzetto
menta fresca, qualche foglia
sale, pepe

Procedimento: tagliate finissimi i pomodori, il cetriolo, i peperoni e la cipolla e mescolateli in un’isalatiera con il loro sugo.
Aggiungete il cous cous, l’olio il sale ed il succo di limone.
Mischiate bene e lasciate in frigorifero almeno 3 o 4 ore prima di servire poichè il cous cous dovrà “cuocersi” e gonfiare grazie all’acqua di vegetazione delle varie verdure.
Prima di servire aggiungete la menta e prezzemolo tritati fini ed il tonno sott'olio.

Consiglio: potete preparare l'insalata alla sera, conservarla in un contenitore di vetro e portarla in tavola il giorno successivo.


Tabouleh salad with tuna
Ingredients: 2 cups of precooked couscous - 1 big cucumber - 10 big tomatoes (skinned, seeded and diced in small pieces) - 8 tbsp olive oil - 2 lemons - half a red bell pepper and half a yellow bell pepper - 1 sweet onions - canned tuna packed in olive oil - a bunch of parsley and mint leaves - cayenne chili powder - salt & pepper

Directions: in a large bowl, mix the olive oil and lemon juice with the couscous and then add chopped onions, tomatoes and pepper into small cubes.
Peel the cucumber, remove the core and cut it into small cubes. Put all of them in the couscous mixture. In a mixer, pulse a bunch of parsley, mint leaves and sweet onions. Add this chopped herb mixture into the taboulé. Season it with salt and pepper and cayenne chili powder.
Cover it with a plastic film and refrigerated it for at least 6 hours.
Check the taboulé. The couscous should taste soft and moist. If it is a bit dry, add a bit of water and adjust the seasoning if needed. Serve it cold as appetizer.

lunedì 14 giugno 2010

Il gazpacho

Il piatto più famoso dell'Andalusia è il gazpacho, una rinfrescante zuppa fredda, perfetta quando fa molto caldo.
Per la sua preparazione vengono utilizzati ingredienti tipici della cucina mediterranea: pomodori, peperoni, cetrioli, aglio e olio extra vergine d’oliva per dare cremosità.

Gazpacho

E’ uno dei piatti più antichi della tradizione contadina che di solito si preparano a occhio, quindi con risultati sempre diversi. Non semplice definire con precisione le dosi utilizzate ed il procedimento.

Gazpacho andaluso

Pomodori ben maturi, 1 chilo
Cetriolo, ½
Peperone verde (o rosso), ½
Aglio, 1 spicchio
Semi di cumino (facoltativo), pochi
Aceto di vino, 2-3 cucchiai
Olio extra vergine di oliva
Pane casareccio, una bella fetta

Per accompagnare: crostini di pane, feta, verdure crude sminuzzate...

Procedimento
Incidete una croce sui pomodori, tuffateli nell’acqua bollente per pochi istanti, togliete la pelle, divideteli in quarti ed eliminate i semi.

Togliete la crosta al pane - usate un pane non condito e vecchio di qualche giorno per non ottenere l’effetto colloso - tagliatelo a cubetti ed inzuppatelo con un po’ d’acqua. Quindi strizzatelo e mettetelo nella brocca del frullatore, con lo spicchio d’aglio, il cetriolo sbucciato e privato dei semi, il peperone (privato della buccia con l’ausilio di un pelapatate), l’aceto e l’olio. Azionate e frullate fino ad ottenere una crema omogenea.

A questo punto è possibile aggiungere anche i pomodori ma ricordatevi di frullare ad impulsi per non incorporare troppa aria che tende a sbiadire il colore della zuppa. Io preferisco usare il caro vecchio passaverdura che mi permette di ottenere un gazpacho dal colore rosso vivo.

Per ottenere una zuppa più vellutata passatela attraverso un colino a maglia non troppo sottile.

Coprite e tenete in frigorifero per almeno un paio di ore.
Prima di portarlo in tavola incorporate l’acqua ghiacciata sufficiente per ottenre una zuppa cremosa, regolate di sale. Versate in delle ciotoline individuali e servite aggiungendo dei cubetti di ghiaccio (facoltativo) e proponendo a parte dei crostini di pane tostato o guarnite con verdure tagliate a cubetti molto piccoli, oppure con della feta sbriciolata.

Buen provecho!

giovedì 27 maggio 2010

Taralli ai semi di finocchio

Li scauratieddi, così pare vengano chiamati in Lucania. Trattasi di una sorta di grosso tarallo di forma allungata, insaporito con semi di finocchio e vino bianco.
Dunque, da dove arrivano questi? La ricetta mi aveva colpito un po’ di tempo fa: ne avevo letto sul blog di Daniela che però, in realtà, era riuscita ad avere la tanto ambita ricetta - chissà con quanta velata insistenza :) - della mamma di @ SaraViniCarbone.

Taralli


Taralli lucani ai semi di finocchio

Farina di grano tenero tipo 0, 350 g
Semola di grano duro, 150 g
Sale, 1/2 cucchiaio raso
Lievito di birra, 5 g
Vino bianco secco tiepido, 200 ml
Olio extra vergine d’oliva, 125 ml
Semi di finocchio selvatico, 1 cucchiaio
Zucchero, un pizzico

Versate a fontana le farine e mescolarle al finocchio. Fate un buco nel mezzo e ponetevi lo zucchero, l'olio ed il vino tiepido in cui è stato sciolto il sale.
Si comincia a mescolare piano piano con la forchetta e poi si aggiunge il lievito sbriciolato.

Lavorate l'impasto a lungo con le mani fino ad ottenere una palla che dovrà essere morbida ed omogenea. Mettere a lievitare per 30 minuti.

Dopo il breve riposo dividete l’impasto e tiratene dei rotolini spessi un dito, tagliateli e intrecciate l’estremita dando la forma di tarallo. Disponeteli sulla placca del forno unta di olio e lasciateli riposare per ½ ora (non di più, altrimenti perdono di friabilità) ad una temperatura di 20-22°C.
Infornate in forno già caldo a 190° ventilato per circa 20 minuti, o poco più.

Se volete ottenere dei taralli uniformemente dorati e fragranti, non appena prendono colore estraete la teglia, girate i taralli e rimettete in forno (io non l'ho fatto).

I taralli devono risultare ben asciutti e croccanti. Se vi accorgete, anche in un secondo momento, che l’interno è ancora un pochettino morbido potete rimediare rimettendoli in forno, anche adagiandoli direttamente sulle griglie (senza teglia) e lasciarli alcuni minuti ancora ad asciugare.

Un’ottima variante si ottiene aromatizzando i taralli con con origano, peperoncino, o cipolla disidratata.
Per il procedimento con il lievito madre vi rimando da lei.


Taralli with Fennel seeds...are dry oven-baked products characterized by a high friability.

Ingredients: Type "0" flour, 350 g - Semola di grano duro ( Semolina flour), 150g - warm white wine, 200 ml - Olive oil, 125 ml - Fennel seeds, 1 tablespoon - a pinch of sugar - Salt, 1/2 tablespoons - fresh yeast, 5 g.

Directions: prepare a basic bread dough using the flour, yeast , wine and the other ingredient. Knead the dough with your hands until soft and uniform.
Let the dough rest for 30 minutes.
Than, divide into small balls. Work each ball using the palm of your hands, rolling it out on a flat work surface to form wide logs. Cut into the pieces, the shorter the piece, the smaller the tarallo. Shape the pieces of dough into rings and then Place each taralli on a greased baking pan and put in a warm place to rise for half an hour no more!
Bake in a preheated 190°C convection oven ( or static 200°C) for 20 minutes until the bottoms look golden brown and dry the product until an homogeneous crispy. Remove and cool on rack.

mercoledì 19 maggio 2010

La focaccia di Giorgio Locatelli

Non c’è nulla da fare, la focaccia calda è un cibo rassicurante! Appena sfornata sprigiona un profumo irresistibile, che sa di sale, di olio extra vergine di oliva, di buono.

Focaccia Classica

Quando mi sono imbattuta nella ricetta di Locatelli riportata da Sigrid ero un po’ titubante ma ho voluto provare senza modificare nulla, incuriosita soprattutto dalle facili istruzioni, dai tempi di preparazione non troppo lunghi ed perché questa focaccia non si impasta, una specie di no-knead bread.

Il risultato che si ottiene da una procedimento così semplice è difficile da immaginare. Vi consiglio di provarla, spesso è proprio la semplicità che porta al risultato migliore.

La Foccaccia Classica di Giorgio Locatelli
(tratta da Made in Italy: Food and Stories, testo di Sigrid, in corsivo alcune mie note)

farina manitoba, 250g
farina 00, 250g
lievito di birra fresco, 15g
acqua a 20°C, 225g * (nota: questa è la quantità indicata dal Locatelli, nella pratica ci va un po’ più acqua, diciamo fra i 50 e i 75ml in più, si può fare tranquillamente a occhio, aggiungendone poca poca fino a ottenere un’impasto che si possa girare con un cucchiaio.)
olio d’oliva extravergine, 2 cucchiai
sale, 10g

per la salamoia
acqua a 20°C, 65g
olio d’oliva extravergine, 65g
sale, 25g

Mescolare tutti gli ingredienti della salamoia e farli emulsionare, con una forchetta per esempio, fino a ottenere un liquido cremoso e omogeneo, di un colore verdolino - io ho ridotto il sale a 15g.
In una ciotola capiente, mescolare le farine e il sale, versare al centro l’olio e il lievito sciolto nell’acqua - io ne ho versati 300ml o poco più - mescolare bene il tutto con un cucchiaio - molto velocemente e senza impastare - poi ungere la superficie dell’impasto (senza averlo impastato) con poco olio e lasciar riposare, coprendo la ciotola con un panno, per 10 minuti.
Ungere poi una teglia da forno rivestita con della carta da forno (dimensione: 30x30), riversarci l’impasto (che fra parentesi rimane molto soffice), ungere di nuovo leggermente la superficie e lasciar riposare per 10 minuti.
Poi, usando la punta delle dita e partendo dal centro, stendere leggermente la focaccia, senza premere troppo, delicatamente insomma, in modo da non rompere le bolle d’aria che si stanno formando all’interno. Lasciar riposare per 20 minuti.
A questo punto, con la punta delle dita, formare tanti bucchetti sulla superficie dell’impasto, rimescolare la salamoia e versarla tutta sulla focaccia riempiendo tutti i buchetti formati prima - vi sembrerà eccessiva, ma è questo il segreto per ottenere una focaccia morbidissima, quindi versatela proprio tutta - e lasciar riposare di nuovo per 20 minuti.
Infine, volendo, si può aggiungere un po’ di rosmarino o di olive (io non ci ho messo nulla) e infornare il tutto a forno già caldo a 220°C, lasciando cuocere per 25-30 minuti o finché la focaccia non sia dorata. Lasciar intiepidire su una griglia prima di servire.

La focaccia è bell'e pronta.

Ogni tanto dovremmo concederci senza rimorso un rettangolo di fragrante focaccia avvolta in un cartoccio di carta oleata, e mangiarla a morsi con scrupolosa lentezza per poi leccarci le dita fin troppo unte dopo l’ultimo boccone.
Oserei definirla il cibo del buon umore. La quintessenza della felicità.
Ed è per questo che ho scelto questa ricetta per partecipare al concorso di Juls - Ricette per la felicità - in collaborazione con Macchine Alimentari .


Focaccia classica by Giorgio Locatelli

Ingredient: 500g strong white bread flour - 15 fresh yeast - 225g water, at room temperature/20°C (I increased to 300g) - 2 tablespoons extra-virgin olive oil - 10g salt
For the salamoia: 65g water (at room temperature) - 65g extra-virgin olive oil - 25g salt (I reduced this to 15g)
For the topping: small handful of rosemary sprigs or handful of good pitted olives

To make the salamoia, whisk all the ingredients together until they emulsify.
Preheat oven to 220C. In a bowl mix together all the ingredients (except the topping) until they form a dough. Don't over mix! Dough should be of very soft consistency.
Rub the surface with some oil and leave to rest for 10 minutes, covered with a damp cloth.
Oil a large baking tray and transfer the dough to it, then rub the surface with a little more oil. Leave for another 10 minutes.
With the tips of fingers roll the dough. Use a light touch so as not to break the bubbles that have developed in the dough. Go back to the centre and this time roll down to the bottom of the dough, once only. Leave for 20 minutes during which time the dough will double in size.
With your fingertips make deep dimples in the dough, taking care not to go all the way through. Whisk the salamoia, then pour it over the surface and into all of the holes. Leave for 20 minutes more.
Either pres the rosemary into the dough or push the olives into the holes. Bake for 25-30 minutes or until golden, then let cool on a wire rack.