Fino a non molto tempo fa il maritozzo era il re delle tipiche colazioni romane. Al mattino, attraverso le vetrine di ogni bar, spiccavano queste pagnottelle ovali, spaccate in due e gonfie di panna. Una vera e propria tentazione che, ahimè, purtroppo sta scomparendo; è sempre più difficile trovarli se non in qualche pasticceria di periferia.
Per fortuna il mio spacciatore di fiducia non mi ha mai delusa. Ne ha sempre qualcuno pronto da farcire dietro il bancone, ad ogni ora del giorno ed anche in tarda serata, pronto per incrociarsi con un’altra tipica tradizione romana , il cornetto a mezzanotte.
Quando ho visto la ricetta di Adriano e dopo aver provato anche i suoi , non potevo esimermi dal farli.
Ho anche deciso successivamente di fare un piccolo esperimento (il risultato è quello che vedete in foto) ottenendo così dei simil maritozzi ai 5 cereali eliminando l’aroma dell’arancia ed aggiungendo semplicemente all’impasto 1 cucchiaio colmo di cacao, 1 cucchiaio colmo di orzo solubile, 1 cucchiaino colmo di caffè solubile ed aumentando il quantitativo di uova a due intere.
Ovvio che questa seconda mia versione ne cambia totalmente il gusto e non ha nulla a che spartire col vero maritozzo romano. Più che altro si avvicina non poco alla famosa merendina.
I maritozzi all’arancia di Adriano
Ingredienti
450gr farina w 300 (in alternativa Manitoba per impiego non professionale)
50gr farina di riso
200gr acqua
90gr zucchero
1 cucchiaio miele (possibilmente d’arancio)
1 uovo + 1 tuorlo
8gr lievito fresco
8gr sale
1 cucchiaino malto (o miele)
60gr burro
40gr olio di mais (o arachide o riso)
zeste di 1 arancia grattugiate
albume e sciroppo di zucchero per pennellare
Il procedimento di Adriano
Portiamo quasi a bollore l’acqua con metà delle zeste e riscaldiamo l’olio con l’altra metà. Sciogliamo il lievito ed il malto nell’acqua intiepidita (che avremo riportato a 200gr), uniamo 200gr di farina e lasciamo gonfiare a temp. ambiente (ca 1 ora). Misceliamo il resto della farina con quella di riso. Uniamo metà della farina e dello zucchero ed avviamo l'impastatrice a vel. 1, all’assorbimento uniamo l’uovo con il resto dello zucchero e della farina, facciamo andare per qualche giro, poi inseriamo il tuorlo con il miele ed il sale, aumentiamo la vel. a 1,5 ed incordiamo. Aggiungiamo il burro morbido in due volte e, quando avremo ottenuto una buona incordatura, uniamo l’olio a filo, fermandoci di tanto in tanto per evitare che l’impasto si smolli.
Copriamo e poniamo a 26° fino al raddoppio (ca. 2 ore) Rovesciamo sulla spianatoia infarinata e diamo le pieghe del tipo 2 (sistema di piegatura serrata). Arrotondiamo e copriamo a campana.
A questo punto, volendo, possiamo trasferire l’impasto in frigo a 4° fino al giorno successivo.
Dopo 30’ porzioniamo in pezzi da 80gr ed avvolgiamo a palla stretto.
Dopo 15’ capovolgiamo le sfere e riavvolgiamo a filoncino, stringendo bene.
Copriamo con pellicola e mettiamo a lievitare a 28° (ca 1 ora)
Pennelliamo con albume ed inforniamo a 180° per 12’ o fino a cottura.
Appena fuori dal forno lucidiamo con sciroppo di zucchero a 30° be (135gr di zucchero portati a bollore con 100gr di acqua e raffreddati).
che aspetto delizioso! sai come ci starebbe adesso a colazione? stamani non carburo!
RispondiEliminaDelle due versioni, non saprei quale scegliere...
RispondiEliminaSono perfetti.
Ciao
perfetti e golosissimi!!brava come sempre,baci imma
RispondiEliminaChe golosa colazione! Complimenti per il blog, è bellissimo ;-)
RispondiEliminaCiao
Pati
che bontà , sono venuti benissimo!
RispondiEliminai maritozzi che flash ... che gola...a pensarci bene è una vita che non ne vedo più nelle pasticcerie...anch'io ho un ricordo associato all'infanzia anche se credo sia più tipico del lazio!!!
RispondiEliminaV
Bellissimi e buonissimi!
RispondiEliminabaci
eh si , prima o poi proverò perchè sno troppo golosi e mi piace pure tanto la tua variante ai cereali sarà per il riferimento alla merendina famosa?
RispondiEliminati abbraccio
dida
bel blog e belle ricette.
RispondiEliminaSe non ti dispiace avrei una domanda tecnica, come si fa ad aggiungere la colonna di foto che hai sulla destra del tuo blog?
ma sai che più ti "sfoglio" e più mi piaci?!
RispondiEliminaio adoro i maritozzi, però li faccio senza panna e con l'uvetta, una vera prelibatezza;)
RispondiEliminagolosooo! già il maritozzo è una tentazione ma il modo in cui hai scelto di aromatizzarlo lo rende praticamente irresistibile
RispondiEliminaUn bacio e buon inizio settimana
fra
interessante questa versione...alla faccia della "merendina" citata!
RispondiEliminache perfetta delizia!!!
RispondiEliminaho già segnato la ricetta!!!
grazie e buona settimana!!
Mamma mia che meravigliaaaaaaaa!!!!!
RispondiEliminaE' veramente goloso!!!
Perfetto! Anche mio marito adoro questi golosi colazioni - anche alle 4 nel pomeriggio!
RispondiEliminaI maritozzi mi tentano sempre quando li vedo nelle varie cornetterie/pasticcerie, ma mi lasciano perplessa. Saranno veramente freschi? E sarò in grado di mangiarmi una cosa di panna intera? Vabbè, ma primo o poi mi convincerò e li proverò!
RispondiEliminaè vero quando sono stat a roma non ho trovato i maritozzi....ma ora grazie a te so come farli...e anche trasformarli nella famosa merendina! :)
RispondiEliminabhè il tuo è uno spacciatore di lusso ;-) Conosci vicino Piazzale della Radio (zona V.le Marconi) Er Maritozzaro? Bhè, una poesia di maritozzi, anche al notte. I tuoi sono perfetti, ma come farai! :-)
RispondiEliminaMmmmhhh, meraviglia!!!
RispondiEliminaDavvero assomigliano alle merendine? Mi sa che sono pure meglio fatti in casa.
Posso chiederti dove si compra il malto? Qui non l'ho mai visto...
che golosi! anche questa versione mi sembra fantastica :)
RispondiEliminaTi sono venuti una meraviglia
RispondiEliminaChe belli che sono.....saranno una bontà....brava ciao Luisa
RispondiEliminaquesto blog è la mia rovina..ho voglia di provare tutte le tue ricette..a proposito..ho pubblicato la mia versione delle tue zeppole..spero non ti dispiaccia..le ho trovate fantastiche!!!!Grazie!
RispondiEliminaGrazie a tutte.
RispondiEliminaFrancesca, l'ho sentito nominare ma non ci sono mai stata. Prima o poi ci vado.
Elisa, bellissime :)
grazie mille per la ricetta!l'ho fatta ieri un grandissima soddisfazione!!
RispondiEliminal'ho un pò variata se riesco farò un post + tardi
ciao!!
SCUSATE, MA COSA SIGNIFICA METTERE A BOLLIRE L'ACQUA CON META' DELLE ZESTE? COSA SONO LE ZESTE?
RispondiEliminaBella idea questa variante! Ma io devo ancora riuscire a fare quelli veri, poi se ne parla!
RispondiEliminama cosa intendete per lievito fresco? quella di birra in cubetti? vorrei trovare la ricetta dei maritozzi da fare con il lievito madre!!! :D
RispondiEliminali adoro..mi ricordano la mia infanzia a roma....
RispondiEliminama ormai nn si trovano piu':(