Chiacchiere, galani, crostoli, bugie, frappe, cenci, sfrappole… insomma, il nome si traveste ma la sostanza è sempre la stessa: semplicissime strisce di pasta fritte che in cottura - ahimè, frittura - si gonfiano, si attorcigliano e, come dice l’Artusi al quale ho rubato la ricetta, assumono forme bizzarre.
Nella loro semplicità queste chiacchiere sono davvero buone, leggerissime e profumate. Andrebbero rigorosamente fritte, in olio
o strutto (
oh my God!), ma io non ce l'ho proprio fatta ad acquistare quelle quattro o cinque confezioni di buon lardo e ho utilizzato l'olio d'arachidi. Poi ci sarebbe la versione al forno, un sistema molto salutare di cottura diffusa negli ultimi anni che ho sempre guardato con diffidenza. Comunque, vi riporto la ricetta con qualche modifica e vi invito a provarla.
I Cenci profumati all'arancia
Farina 00, 250 g
Zucchero, 20 g
Uova, 2
Burro, 20 g
Buccia di un'arancia
Sale, un pizzico
Grappa, un bicchierino
(3-4 cucchiai)
Mischiate tutti gli ingredienti e fatene un impasto piuttosto duro, lavorandolo bene ed a lungo, ed aggiungendo altra farina se dovesse risultare troppo molle.
Dopodichè, copritelo con un canovaccio e lasciatelo riposare per circa un'ora.
Stendete l'impasto su di una superficie infarinata e ricavatene una sfoglia alta circa 3 mm . Io ho utilizzato la macchina sfogliatrice, fermandomi al penultimo livello.
Utilizzando la rotella dentata tagliate delle strisce ed fate anche delle incisioni all'inteno in modo da intrecciarle.
A questo punto andrebbero fritte in olio caldo, finchè non sono ben dorate, e messe a scolare su di un piatto ricoperto di carta assorbente.
Se preferite, dopo avere steso le strisce di pasta su una teglia ricoperta di carta forno, cuocetele in forno caldo, a 180°C, per 12 minuti.
Quando saranno completamente fredde si spolverizzano con dello zucchero a velo, meglio se vanigliato.
Le castagnole di ricotta -
le frittelle di riso -
le palline di semolino, sono altri dolci tipici di questo periodo.
Chiacchiere recipe: a classic Carnival pastries.
Ingredients: 250 g Flour 00 type (flour with low protein content) - 20 g sugar - 20 g softened butter - 2 small eggs - a small glass of grappa (about 3-4 tablespoon) - grated rind of one orange - a pinch of salt.
Direction: make a fairly stiff dough with these ingredients, kneading it thoroughly, and adding more flour if it comes out too soft.
Let rest covered for one hour. Roll the dough out into an eighth-of-an-inch (3 mm) thick sheet, you can use the imperia (or pasta) machine. I like to stop at the second last thickness of my pasta machine. Some people like it thinner. Use a serrated pastry wheel to cut it into strips as long as your palm and two fingers wide. But you you can be creative. Make a cut down the middle of each cencio (so as to obtain two strips joined at the ends), twist the side strips without breaking them. I do not let dry the sheets of dough but immediately go on cutting and frying.
Fry them in hot oil or lard, and dust them with confectioners sugar when they’re cool.